Il
portale d’informazione bosniaco Klix.ba riportava ieri una notizia curiosa e al
contempo, per una volta, bella. La testata on line ha infatti rintracciato in
un pensionato per anziani della periferia di Sarajevo un vecchio professore di
russo che ha da poco compiuto 109 anni e che, a buon diritto, può essere
considerato la persona più longeva dell’intera Bosnia Erzegovina, ma chissà,
forse di tutti i Balcani.
Per
chi fosse interessato, l’articolo è disponibile qui in serbo-croato: http://www.klix.ba/vijesti/bih/cika-jovo-je-prezivio-pet-ratova-i-logore-ali-i-dozivio-109-godinu/151231028
Jovan
Jovanović – inevitabilmente soprannominato Jovo – classe 1907, ha vissuto in
prima persona ben cinque conflitti che hanno dilaniato i Balcani nel Novecento:
da bambino, la prima (1912) e la seconda (1913) guerra balcanica, poi la prima
guerra mondiale (1914-1918); da adulto, la seconda guerra mondiale (1939-1945)
e la guerra di Bosnia Erzegovina (1992-1995). In tutti e cinque gli eventi i
Balcani hanno pagato un prezzo di sangue e di orrore altissimo. Jovo ha
conosciuto paura, fame, miseria, bombardamenti, rastrellamenti nazi-fascisti,
guerra chimica e ogni altro orrore e abominio umano. Ma ce l’ha sempre fatta.
Ha perso una sorella alla fine della seconda guerra mondiale e, non avendo
avuto figli, una volta scomparsa la moglie, nel 1983, è rimasto solo al mondo,
proprio nel decennio di decomposizione della Jugoslavia socialista, quello che
ha introdotto alle guerre spaventose degli anni Novanta del Novecento.
Nonostante
stia avendo problemi sempre più seri di vista, il bravo Jovo, lucidissimo,
continua a studiare grazie all’uso di una lente d’ingrandimento e a scrivere
articoli. A oggi ne ha pubblicati 222, ma conta di fare meglio, grazie alla sua
macchina da scrivere Olimpija.
Quest’uomo
è davvero un esempio di capacità di resistenza, di adattamento e di rinascita. Forse
anche di buona sorte nella cattiva sorte. Buon compleanno e lunga vita, Jovo!