“Le nostre femmine sono così. Palle grandi
e cervello buono. Siamo noi maschi che non riusciamo a tenere il passo...e
allora giù bastonate… ma prima o poi ci sgozzeranno tutti nel sonno... cazzo,
faranno bene!!".
Queste sono le parole di uno dei
protagonisti de "I bastardi di Sarajevo", il nuovo libro di Luca
Leone.
La donna nominata in questione è Emina, ma
per me è Zeljka.
Zeljka è la nostra interprete croata che ci
aiuta ogni anno, durante il nostro campo di gemellaggio con la Bosnia
Erzegovina, a capire le storie e le testimonianze di questo Paese.
Luca ha centrato il modo di essere di una
vera donna bosniaca. Anche se il termine giusto forse è jugoslava perché, anche
se ora il Paese è spaccato, al tempo erano una cosa sola.
Leggendo le parole di Luca puoi solo
renderti conto di quanto siano pungenti e vere, di quanto tu possa
appassionarti dei personaggi più vigliacchi che ti disgustano, anche solo per
una loro parola, ma allo stesso tempo creandoti curiosità nella lettura.
L'energia delle sue parole può entrarti
dentro come un pugno nello stomaco.
È la stessa energia che ci mette la Bosnia
a entrarti dentro, con violenza e sorpresa, lasciandoti poi quella sensazione
amara che non puoi ignorare.
Un libro coinvolgente, diverso dal solito,
fatto di dialoghi e non di narrazione, dove chi parla sono solo i personaggi e
dove i luoghi vengono creati dalla fantasia del lettore.
Un libro pungente che ti fa
ragionare sul fatto di quanto l'Italia, di ieri e di oggi, abbia preso parte a
questi strascichi della guerra di Bosnia e di quanto sia a un passo nell'essere
spaccata anche lei; un libro denso e contemporaneo, che risponde e pone domande
durante la narrazione a chi lo legge.Le ultime presentazioni del libro prima della fine dell'anno:
- giovedì 18 dicembre, TORINO, Centro Studi Sereno Regis, Via Giuseppe Garibaldi 13, ore 18,00; moderano Piero Gorza e Giuseppe Modica; letture a cura di Roberto Micali (Associazione Ar.Te.Mu.Da);organizzano Sereno Regis e Amnesty International;
-
venerdì19 dicembre, CUNEO, Sala
polivalente del CDT, Largo Barale 11, ore 15,00, incontro con insegnanti e
allievi sul tema "Bosnia, cuore di un'Europa dimenticata?", su
ispirazione del Comitato Resistenza e Costituzione; organizza Gigi Garelli;
-
venerdì19 dicembre, CUNEO, Sala
polivalente del CDT, Largo Barale 11, ore 21,00; incontro con Marco Travaglini e un rappresentante di
Amnesty International; organizza Gigi Garelli;
- sabato
20 dicembre, TORINO, Liceo Altieri, via
Dante 80, ore 11,00.