I ministri
della Salute e della Giustizia, Beatrice Lorenzin
e Andrea Orlando, hanno inviato ieri al Parlamento una relazione che
lascia aperte ben poche speranze sul rispetto della data stabilita per il
superamento degli opg, come si legge sul sito web Quotidiano salute, in un articolo
di Gennaro Barbieri. Inoltre, continua la relazione, “sulla base delle
valutazioni rese è quindi di nuovo auspicabile un ulteriore differimento del
termine di chiusura degli opg”.
La nuova proroga dovrà però essere accompagnata,
auspicano i due ministri, “dalla previsione di misure normative finalizzate a
consentire la realizzazione e riconversione delle anzidette strutture entro
tempi certi”. Il quadro necessita di misure normative di semplificazione che
“appaiono necessarie in quanto l'iter procedurale richiesto per la
progettazione e la realizzazione delle strutture si distanzia notevolmente dai
termini previsti dalle precedenti proroghe”.
Nella relazione si evince un
quadro di grande difformità tra le varie Regioni: alcune non hanno ancora
presentato alcun piano di utilizzo dei fondi, altre lo hanno fatto ma risulta
incompleto o non conforme alle indicazioni del ministero; solo poche Regioni
hanno elaborato dei piani corretti che sono stati approvati dal ministero della
Salute.
Per quanto riguarda la distribuzione dei soggetti negli opg, su un totale di 826, i dimissibili sono 476, i non dimissibili 314, mentre 36 non sono stati ancora giudicati valutabili.
“La Relazione al Parlamento, presentata nel rispetto dei tempi previsti, chiara e con dati trasparenti, ci conferma nell’idea che non servono proroghe, né Rems. La relazione dimostra che gran parte degli internati risulta dimissibile, ora è possibile chiudere gli Opg e spostare gli interventi (e le risorse) per la cura delle persone nel territorio” è il commento del comitato StopOpg.
Per approfondimenti segnalo MALA DIES. L'INFERNO DEGLIOSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI E DELLE ISTITUZIONI TOTALI IN ITALIA
Per quanto riguarda la distribuzione dei soggetti negli opg, su un totale di 826, i dimissibili sono 476, i non dimissibili 314, mentre 36 non sono stati ancora giudicati valutabili.
“La Relazione al Parlamento, presentata nel rispetto dei tempi previsti, chiara e con dati trasparenti, ci conferma nell’idea che non servono proroghe, né Rems. La relazione dimostra che gran parte degli internati risulta dimissibile, ora è possibile chiudere gli Opg e spostare gli interventi (e le risorse) per la cura delle persone nel territorio” è il commento del comitato StopOpg.
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