L’ex
generale serbo-bosniaco Zdravko Tolimir (in primo piano in questa foto che lo ritrae durante la guerra insieme a Mladić, tratta da direktno.hr) è morto nella notte tra lunedì 8 e
martedì 9 febbraio nel carcere olandese di Scheveningen, dove dal 2012 stava
scontando una condanna all’ergastolo comminatagli dal Tribunale per i crimini
di guerra nella ex Jugoslavia (Tpi) de L’Aja essendo stato trovato colpevole
delle accuse di genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità.
Tolimir era stato capo dei servizi segreti della Repubblica serba di Bosnia e
aveva partecipato, tra gli altri crimini, all’assedio e al genocidio di
Srebrenica prendendo ordini direttamente dal capo di stato maggiore
serbo-bosniaco, generale Ratko Mladić, sotto processo presso il Tpi de L’Aja
dal 2011, anno del suo arresto dopo una latitanza durata 16 anni.
Si
ignorano al momento le cause del decesso di Tolimir, classe 1948, ma pare che
il criminale di guerra fosse affetto da un cancro, diagnosticatogli forse nel
2007. La famiglia aveva chiesto che l’ex generale potesse essere curato in
Serbia, ma il Tpi aveva respinto la richiesta e il recluso stava attendendo l’ordine
di trasferimento per scontare la condanna a vita in un altro carcere,
probabilmente fuori dall’Olanda. La moglie, appresa la notizia della morte di
Tolimir nella notte di lunedì, avrebbe dato degli “idioti” ai giudici dell’Aja
interpellata da alcuni media serbi.
Se ne
va così un altro dei responsabili dei fatti di sangue più terribili
verificatisi in Bosnia Erzegovina tra il 1992 e il 1995. Uno dei carnefici che,
per fortuna, almeno stava pagando il debito altissimo contratto con l’umanità
per i suoi comportamenti mostruosi durante il conflitto bosniaco.