giovedì 25 febbraio 2016

Dalla Jugoslavia alle Repubbliche indipendenti. Cronaca postuma di un’utopia assassinata e delle guerre fratricide

(€ 19 – pag. 416)

Di Bruno Maran
Prefazione di Riccardo Noury
Introduzione di Luca Leone

Quello che mi permetto di proporvi e presentarvi oggi è un libro assolutamente unico, nato da anni di lavoro certosino e quasi missionario svolto dall'autore, il fotografo e giornalista Bruno Maran.
Dalla Jugoslavia alle Repubbliche indipendenti è la cronaca giorno per giorno dei fatti che hanno caratterizzato lo spazio jugoslavo dal 1941 al 31 dicembre 2015. Una cronaca indipendente, super partes, fondamentale per comprendere quanto accaduto a oggi in quell'area strategica e così ambita da molti.
Vi faccio un esempio sull'utilità di questo libro. Oggi è 25 febbraio. Bene, vi piacerà forse sapere che il 25 febbraio 1943 si svolge l'Operazione Weiss II, che provoca la ritirata dei partigiani comunisti fino alla Neretva, dopo duri combattimenti.
O, ancora, 25 febbraio 1994: a Washington, gli Stati Uniti impongono la nascita della Federazione di Bosnia Erzegovina (FBiH), dopo aver ottenuto un accordo tra le parti sullo scambio dei prigionieri.
Giorno per giorno, questo libro è la summa di quanto accaduto in quelle terre. Altro credo non ci sia da aggiungere. Se non, brevemente, quanto segue.
C’era una volta la Jugoslavia: dal Regno dei Serbi, Croati e Sloveni, passando per il Regno di Jugoslavia, alla tremenda guerra di liberazione dagli invasori nazi-fascisti. Nacque nel 1947 la Repubblica socialista federativa di Jugoslavia, guidata dal maresciallo Tito: uno Stato federale esistito fino al 1991, quando scoppia la guerra, che porta nell’Europa della fine del XX secolo i crimini contro l’umanità, lo stupro etnico, il genocidio, l’urbicidio, la fuga di milioni di profughi, per concludersi con una pace ingessata, cui è seguita una guerra… “umanitaria”. Questo libro racconta la storia di quel Paese, anno per anno, giorno per giorno. Un lavoro certosino di ricerca per realizzare un libro fondamentale.
“Questo libro ci aiuta a comprendere il presente facendoci conoscere settant’anni e più di passato e ci consente di immaginare, o quanto meno, di auspicare, un futuro possibile. Un futuro che, per quanto mi riguarda, deve comprendere, perché sia tale, due concetti fondamentali: giustizia e diritti”. (Riccardo Noury)
“La lettura del lavoro di Maran dimostra come gli eventi tragici verificatisi nei Balcani non affondino le loro ragioni in un atavismo tribale, bensì in “semplici” e fin troppo evidenti scontri tra gruppi di potere interni allo spazio jugoslavo e sostenuti da potenti alleati stranieri. A restare stritolati, sfregiati, dilaniati, alla fine sono sempre i popoli, la giustizia e la verità”. (Luca Leone)
Con il patrocinio dell’Associazione per i Popoli Minacciati

L’autore
Bruno Maran (Padova), fotoreporter di Stampa Alternativa, ha firmato grandi reportage da Bosnia, Macedonia, Croazia, Serbia e Kosovo, India, Sri Lanka. Si occupa di fotografia sociale e reportage, è co-fondatore del Gruppo Controluce e collabora con Radio Cooperativa. Ha preso parte a decine di mostre fotografiche personali e collettive. Ha firmato i documentari Zastava AnnoZero e Trieste-Risiera di San Sabba. Ha pubblicato il saggio Una lunga scia color cenere (La Città del Sole, 2013).