In occasione della festa
degli innamorati, il 14 febbraio ci associamo a due bellissime iniziative,
mondiali e nazionali. La prima è One
Billion Rising, da un’idea di Eve Ensler, scrittrice del libro I monologhi della vagina: anche
quest’anno, per la terza volta, le donne si alzeranno in un coro di danze da
ogni parte del mondo per dire il loro no a stalking
e violenza.
La seconda iniziativa è Piazzate d’Amore #LoStessoSì, un modo
originale per dire che l’amore è uguale per tutti. In 26 piazze italiane ci
sarà un’invasione di cuori rossi con al
centro il simbolo “=” per dire no all’odio e rispondere a certe “manifestazioni
in piedi” di recente memoria.
In aggiunta, vista la recente
attenzione a una serie di amorose sfumature più o meno colorate, nel giorno in
cui esce al cinema la trasposizione di uno dei tanti romanzetti americani
pompati ad arte dai media, vogliamo regalarvi un assaggio di un vero romanzo
erotico, un capolavoro che proviene dalle Isole Canarie. Il libro si intitola I
lavori di Ester,
del grande Sabas Martìn, di cui siamo l’unica casa editrice di riferimento in
Italia. Una sapiente fusione
di ironia ed erotismo in un libro tutto da godere con l’eleganza che solo la
letteratura verace sa dare.
"A poco a poco, animato
dalle carezze, il gonfiore tra le cosce di Jacobo cresceva, risvegliandosi
nella cavità della mano che lo inanellava. Irene tirò la pelle con parsimonia,
ripiegandola per scoprire quella testa di brace accesa che palpitava viva e
gioiosa tra le dita. A sua volta, Jacobo premeva dolcemente le labbra
prominenti del sesso di Irene, giocherellava con il pelo crespo della vulva,
accarezzava la fenditura, sfregava il clitoride, e il suo dito palpava la fossa
rosea dalla quale lentamente entrava e usciva.
Era un gioco lento,
tranquillo, che lasciava che i sensi godessero nella scoperta del piacere della
lentezza. Irene e Jacobo ritardavano il fluire del tempo con le loro carezze e
in quel lento ritardo si moltiplicava la veemenza delle sensazioni.
Alla fine, i loro corpi
si cercarono per possedersi. Irene aprì le cosce e Jacobo navigò al loro
interno. La penetrò con una calma infinita, lasciando che i suoi occhi
conservassero nella loro limpida e profonda nerezza la luminosa immagine di
Irene. Sentì come tremavano i pori della sua pelle prima di sprofondare
completamente.
Si amarono sentendosi,
appartenendosi, fusi entrambi nella stessa estasi dei battiti del sesso e del
cuore che palpitava, come il mare, all’unisono.
Irene volle prolungare
quell’istante e desiderò che quell’amore fosse definitivo.
Forse lo era.
Ma adesso non le
importa.
Adesso
gode soltanto".
Buona
lettura e buon San Valentino a tutti.