Un tale, tanti anni fa, un giorno mi disse: “Vedrai che dai
quarant’anni in su al mattino, quando ti sveglierai, ti sembrerà strano e quasi
preoccupante se non dovessi sentire mal di schiena”. Quel tale – accidenti a
lui! – aveva proprio ragione. Ma è anche vero che io me le cerco. Così, nel
giorno del mio compleanno – dicono siano quarantacinque primavere, ma spero non
sia un anticipo d’autunno… – di un’estate punitiva fatta di solo lavoro, ho ben
pensato di mettermi a realizzare uno dei dieci-punti-dieci dei lavori estivi
messi in fila a giugno. Tra questi, c’è “roba tosta”, tipo l’isolamento termico
interno e il foderamento in legno di un’intera stanza. Ebbene, per il 20 agosto
la lista prevedeva scartavetratura e prima mano di impregnante al capanno in
legno esterno, lì lì per esalare l’ultimo respiro. Missione compiuta. Con tanto
di intermezzo di due ore di tiro con l’arco a pranzo, come regalo di compleanno
sui generis. Oggi seconda mano e poi
cerimonia della “spunta” della lista. Siamo (quasi) a sei su dieci, con altri
due punti in piena lavorazione. Poi il rush
finale.
E la schiena? Male boia! Il tizio aveva proprio ragione. Ma
nella vita non sono sempre stato davanti a una scrivania. Ho cominciato a
dodici anni, tirando tu un garage in
un’estate fatta di carriolate interminabili di mattoni e di cemento,
continuando poi con vendemmie, imbiancature e lavori di muratura, manovalanze
varie, lavori terricoli d’ogni sorta, traslochi… esperienze fondamentali per
imparare a fare tante cose, in casa come in ufficio, e quindi per restare
fregato in lavoretti d’ogni tipo (che poi spesso diventano lavoroni).
E così oggi – nonostante abbia “poche ore di vita”, essendo
nato un caldo giovedì 20 agosto alle 22,30 circa – si continua.
Che aggiungere? Senz’altro la cosa più importante: grazie
per i tanti, tantissimi auguri di buon compleanno con cui avete affollato la
mia pagina Facebook e l’account di posta elettronica. Fa un
piacere immenso, ogni anno e ogni anno di più.
Ci vediamo dal 20 settembre per le strade del mondo e si
sentiamo sempre via internet.
Un caro saluto a tutti e, se passate domenica per Formigine,
potrete assistere allo sconvolgente spettacolo di un uomo adulto vestito in
brache medievali provare a centrare inutilmente il faccione di un guerriero, ma
tanto vince sempre lui. Si chiama “celata” ed è uno spettacolo bello a cui assistere,
facendoci anche quattro risate insieme. Manco a dirlo, fino a pochi minuti prima
sarò impegnato nei punti sette, otto e nove della mia lista di lavori estivi. E
se vi servisse un buon tuttofare…! Costo poco e lascio pulito, che non fa mai
male!!!
Abbracci, buona fine d’estate a tutti voi!