“Pecché qua, volente o nolente, tutto
quello che si fa, deve passare per il Nord. Sempre loro decidono e po’ dicono
che siamo stati noi, i pezzenti, i mariuoli, ‘e fetient’, avete capito? Loro
fanno ‘e ‘mbruogl’ e po’ dicono che siamo stati noi!”.
Napoli, Italia, ma potremmo dire anche
Calabria, Sicilia, Roma…
Una città, un Paese assediati dalla
malavita e dalla spazzatura. Monnezza
– ma anche tanti rifiuti tossici – che da ogni parte d’Italia, talvolta
d’Europa, la malavita trasporta, gestisce, interra, con gravi connivenze, in
luoghi meravigliosi trasformati in insalubri pattumiere. In cui vive tanta
gente, bambini inclusi.
In Monnezza Francesco
De Filippo racconta la sua città – e l’intera Italia – mentre sprofonda nei
rifiuti, respira diossina, si ammala. E spiega quali sono i meccanismi,
drammatici e criminali, che permettono che questo accada ogni giorno.
“Questo libro è "una divertentissima e amara metafora sulla
vicenda della monnezza che da fenomeno reale si trasforma addirittura in una
metafisica della condizione umana". (Andrea Camilleri)
L’autore
Francesco De Filippo è nato a Napoli nel 1960. Giornalista dell'Agenzia
Ansa, è stato corrispondente per Il Sole 24 Ore. All'attività di
giornalista associa quello di romanziere e saggista: ha pubblicato cinque
libri per Mondadori, Rizzoli, Nutrimenti l'ultimo dei quali è Quasi uguali (Mondadori). Da alcuni libri sono
stati tratti spettacoli teatrali. Ha vinto numerosi premi; alcuni suoi romanzi
sono stati pubblicati in Germania, Francia e nella Repubblica Ceca.
Per
la nostra casa editrice ha curato il libro La mia vita
dentro. Le memorie di un direttore di carceri (2010) e pubblicato i libri Monnezza (2010), Questo mondo un
po' sgualcito (con
Andrea Camilleri, 2011), Sull'orlo del
baratro (con Gianni Pittella, 2012).