S’intitola
così una galleria
fotografica pubblicata su Repubblica.it,
il cui scopo è mostrare la condizione in cui vivono molti haitiani dopo il
terremoto devastante del 12 gennaio 2010. Un sisma di magnitudo 7 della scala
Richter che costò oltre 220.000 morti e una distruzione inimmaginabile.
All’indomani
del terremoto, gli Stati Uniti del premio Nobel per la pace Barak Obama
inviarono 20.000 marines sull’isola, che divenne da allora sostanzialmente, “giardino
di casa di Washington” – un giardino di casa militarizzato – e da subito furono
gli Usa a gestire, senza mai ascoltare la popolazione locale e i suoi bisogni,
i soldi della ricostruzione. Ricostruzione che, in larga parte, non è mai
avvenuta.
Questa
galleria fotografica, che consigliamo vivamente, ci riporta a quei tempi, che
sembrano lontanissimi, ma non lo sono. E, per quanto riguarda la nostra casa
editrice, ci riporta a un libro in cui denunciammo sa subito tutto: HAITI, L’INNOCENZA VIOLATA.
Beh, se volete davvero saperne di più, non potete esimervi dal leggere quel
libro per prendere coscienza dell’ennesima nefandezza ordita ai danni di
persone sofferenti, che da quel maledetto 12 gennaio 2010 non hanno mai più
smesso di soffrire neppure per un secondo. E non riavranno probabilmente più la
loro vita.