Ricevo da un'affezionata e cara lettrice e con grande piacere pubblico!
Caro
Luca,
ho
finito di leggere da mezz'ora il vostro libro e ho sentito il bisogno di
scriverti subito, fresca fresca di emozioni...
Neanche
a dirlo, anche questo libro mi è piaciuto molto:
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Mi è piaciuta molto la copertina, la sensazione è quella di "inghiottire
un vetro rotto", un lento dolore che penetra nella carne
pensando a tutte queste persone uccise, trucidate, violate nei loro poveri
resti con lo spostamento in fosse comuni
secondarie e terziarie, ma è la storia di Srebrenica, non ci sono parole o
fotografie “carine” per descrivere un genocidio.
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Mi è piaciuta la scelta della struttura “a dialogo” tra te e Noury.
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Mi sono piaciuti gli argomenti trattati, una serie di approfondimenti
importanti, come quando avete parlato del tribunale dell'Aja e altri approfondimenti “dovuti”
e di cui tutti noi che amiamo la Bosnia e i suoi abitanti sentivamo
veramente la necessità, come l'uso della parola genocidio per Srebrenica,
il pericoloso messaggio di impunità per i carnefici, il puntualizzare i fatti
realmente accaduti quando pseudo giornalisti si schierano tra i
negazionisti, gli spunti importanti sull’islamismo.
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Mi sono piaciute le citazioni delle associazioni e di coloro che hanno fatto e
stanno facendo la differenza in uno stato allo sbando, non bisogna mai stancarsi
di citarli come puntualmente fai tu.
È
un libro emozionante che ti coinvolge dalle prime righe, meno di due giorni per
leggerlo.
È
anche un libro duro, ma non ci sono alternative...
Tutti
dovrebbero leggerlo, è un libro che non può mancare nella propria libreria.
Bravi,
bravi veramente, sarà sicuramente un libro che consiglierò agli amici più cari.
Un
abbraccio, a presto!
Sabrina
Micalizzi
Cuneo