Sono
questi alcuni dei temi trattati in EDEN.IL PARADISO PUÒ UCCIDERE, libro di avventura e di fantascienza, sì. Ma
forse no. O forse non proprio del tutto.
Perché
non è dato sapere – e l’autore non vuole o non può farvelo sapere – se quanto
narrato sia per davvero solo frutto della fantasia o abbia un fondo più o meno
spesso di verità.
Quel
che si può dire, ad esempio – con uno dei protagonisti del libro – è questo: «Pensa
a quei conflitti, a quelle dittature… o a quei nuovi governi che, pretendendo
libertà e autodeterminazione, respingono la protezione dei nostri finanziatori
e dei loro alleati. Che cosa ci hanno dimostrato e ci dimostrano, al di là di
tutto? Che il binomio uomo-tecnologia non riesce, almeno non ancora, a venire a
capo dell’incredibile capacità di resistenza, di adattamento, di trasformazione
e metamorfosi dell’essere umano. L’uomo è più forte di se stesso, insomma. E
allora, laddove neppure la tecnologia può giungere, non rimane che risvegliare
gli incubi del passato, i mostri ancestrali, gli istinti pre-umani, ciò che
l’uomo non conosce e a cui, almeno sulla carta, non può né sa resistere. I
finanziatori vogliono questo, e noi siamo quasi riusciti a darglielo…».
Tutto
questo non può forse essere associato alla guerra in Bosnia Erzegovina o al
nuovo macello umano e umanitario in Siria?
Purtroppo
sì.
Vedete,
la fantascienza è da sempre un serbatoio di rivelazioni e di innovazioni.
Talvolta ne è anticipatrice. Altre, purtroppo, suggeritrice.
Gene
Roddenberry negli anni Sessanta aveva, a sua insaputa, inventato i telefoni
cellulari di oggi.
Siamo
proprio sicuri che quel che c’è scritto in EDEN.IL PARADISO PUÒ UCCIDERE sia solo fantasia?
Quel
che mi resta da fare, almeno per ora, in attesa della pillola quotidiana di
domani, è augurarvi buona lettura…(ps: la montagna della foto di apertura di questo post è quella che ha ispirato la "location" del libro; nella seconda foto, l'effetto delle ruspe sulla foresta malese, straziata per fare posto alle maledette palme per la produzione dell'olio di palma, letale per la salute ma largamente usato dall'industria alimentare mondiale...).