...come, in questo caso, la seconda edizione di BookPride a Milano, in questo fine settimana, si crea un caos indescrivibile. Tutto va segnato, messo nelle scatole, chiuso, trasportato... poi riaperto a allestito in fiera... quindi, alla chiusura, imballato di nuovo e ritrasportato indietro... per essere di nuovo aperto e rimesso a posto. E si spera sempre che tornino meno scatole di quante non ne partano, questo è chiaro.
Dopo tanti anni la domanda sempre più insistente è: ha senso fare tutto questo?
La risposta è molto semplice e pragmatica: ne ha, se il pubblico viene a incontrare gli editori, a confrontarsi, ad acquistare. Per questo molte iniziative ormai non hanno più senso: perché il pubblico non viene più, non le riconosce più valide, non vi si identifica.
A Milano l'Odei (Osservatorio degli editori indipendenti) sta dimostrando molta buona volontà e le premesse sono davvero valide. Speriamo che pubblico e stampa premino gli sforzi di tutti, ancor più meritevoli se si pensa che Odei è del tutto indipendente e tutti noi che ne siamo parte fin dalla prima ora rischiamo davvero in prima persona.
Detto questo, vi aspettiamo a Milano venerdì 1, pomeriggio, sabato 2 e domenica 3, tutto il giorno. Siamo allo stand B1. E non è un dettaglio di poco conto...