giovedì 21 novembre 2013

Basket, si può esordire a 43 anni?

La domanda non è peregrina: si può esordire nella pallacanestro quando tutti gli altri vanno in "pensione"?
La risposta, incredibilmente, è sì. E così ieri, alla "prima" del campionato CSIBA Open del modenese, ho avuto l'onore e il piacere, alla veneranda età di 43 anni, di esordire nel basket. Dopo solo un mese di allenamento e con dolori ovunque, a partire dalla mia povera schiena.
Qualcuno, una volta, mi disse: "Dopo i quaranta, se una mattina ti alzi da letto senza mal di schiena, preoccupati". Ok, non ho di che preoccuparmi allora, visto che il dolore non mi molla. Ma anche il medico era stato chiaro: "Lei deve fare sport, deve muoversi. Glielo chiede il suo corpo, glielo chiede anche la sua ulcera". E aveva ragione. Ma lo sapevo. E così, anni dopo aver appeso al chiodo prima la calottina della pallanuoto, poi i guanti da portiere, il 20 novembre 2013, alle 21,30, ho esordito nel maschio e fisico gioco del basket.

Oddio, l'esordio non è stato esattamente come me l'aspettavo, visto che la lancetta non aveva ancora scandito il primo minuto dal mio ingresso in campo che già m'ero beccato una testata in faccia (che però ci ha fruttato due bei tiri liberi, avendo gli avversari già esaurito il bonus falli). Però niente di rotto, e via così.
Che aggiungere? L'emozione c'era, anche se tanti anni di attività sportiva prima e ancora più anni di presentazioni e interventi pubblici poi mi hanno insegnato a controllare la mia parte più emotiva. Però non dimenticherei di sottolineare il fatto che il campo da basket non sarà enorme (28 metri di lunghezza per 15 di larghezza), ma posso assicurarvi che fare su e giù per dieci minuti effettivi (ciascuno dei quattro tempi regolari dura così) è pesantissimo. Per non parlare del fatto che la partita di ieri, contro Campogalliano, è finita dopo un tempo supplementare di cinque minuti, che abbiamo agganciato dopo un parziale del quarto tempo di 21-6 per noi della PGS Smile di Formigine (eravamo sotto di 15 punti alla fine del terzo tempo).
E così, dal 47-47 del quarto tempo è finita 57-59 per Campogalliano, con l'ultimo nostro tiro da tre punti che ancora fa tremare il canestro. E' andata così. Nello sport, l'importante è partecipare e, ancor di più, mettercela tutta. E poi il terzo tempo del basket non ha nulla da invidiare a quello del rugby, e tutte le ruvidità e i dispiaceri della partita scivolano via. Mal di schiena a parte...
Ora devo solo convincermi che la stagione è lunga e che non posso già appendere la canotta al chiodo. Un anno almeno mi tocca reggere. Anche perché, ho scoperto, in giro c'è gente ben più vecchia di me che ancora gira alla grande. Poi potrei passare a un altro sport meno macho. Pensavo alle biglie... magari nel frattempo diventano sport olimpico...