mercoledì 30 aprile 2014

Buon Primo Maggio (con il caso tutto italiano di Marco)

Domani è la Festa dei Lavoratori.
Proprio ieri fonti di primissima mano mi hanno raccontato la vicenda di un lavoratore che non c’è più, scomparso poco più di un mese fa. Un lavoratore che conoscevo molto bene. Per questo so che le fonti sono molto più che attendibili. Mi permetto di condividere la vicenda con voi.
Parliamo di un uomo, italiano, in pensione da pochi mesi. Marco – nome di fantasia – ha insegnato nella scuola media superiore fino alla conclusione dell’anno scolastico 2012-2013. Quindi l’agognata pensione. Circa 1.400 euro al mese, parte dei quali già destinati, a rate, a una serie di attività personali e famigliari non più rimandabili. Alcune decisamente serie, di quelle che hanno a che vedere con la sopravvivenza e la dignità delle persone.
Marco ha lavorato per oltre quarant’anni. Ha cominciato da ragazzino, quindi è emigrato all’estero in cerca di fortuna e, rientrato in Italia, mentre lavorava in fabbrica ha avuto il primo figlio e s’è iscritto all’università per laurearsi, vincere il concorso pubblico nella scuola e coronare, già grande, il suo sogno: insegnare. La sua potrebbe essere definita una bella storia italiana, se a qualcuno interessassero, in questo Paese, le belle storie.

venerdì 25 aprile 2014

A proposito del regista Ado Hasanovic e dei fondi per l'iscrizione al Centro Sperimentale di Cinematografia

In seguito all'appello lanciato da questo blog per cercare di mettere insieme i 1.700 euro necessari a far continuare gli studi al promettentissimo e bravissimo regista bosniaco (originario di Srebrenica) Ado Hasanovic, mi hanno scritto e chiamato alcune persone dicendomi: "Ottima iniziativa, ma c'è la crisi, ho le bollette da pagare, non ce la faccio, mi dispiace, sarà per un'altra volta".
Nessuno di noi può o deve giudicare quel che fanno o dicono gli altri, perché nessuno può o deve mettersi nelle condizioni soggettive in cui in un certo momento storico vivono gli altri, il nostro prossimo.
Quel che vorrei invece rimarcare è che a nessuno chiedo, chiediamo o chiederemmo mai di versare l'intera somma. Sarebbe impensabile e indisponente. Ma, considerando che servono entro pochi giorni almeno i primi 800 euro per permettere ad Ado di continuare i suoi meritati studi, sarebbe sufficiente che in ottanta versassimo 10 euro a testa. Possiamo pensare questi dieci euro come trasformati in due pacchetti di sigarette in meno comprati per finanziare le multinazionali del tabacco e per distruggerci la salute e rompere le scatole a chi ci sta intorno; o come la rinuncia a una pizza (ma non alla birra) o come volete. Tanto so, che alla fine, se lo farete rinuncerete all'acquisto di un libro, che è l'unica cosa che non andrebbe mai fatta...
Fatto è che se in ottanta riuscissimo a donare 10 euro a testa, probabilmente avremmo fatto una piccola opera buona e salvato il futuro di un ragazzo meritevole, sicura promessa del cinema bosniaco e mondiale.
Questo non vuol dire che si sia costretti a farlo, anche perché ci arrivano ogni giorni molteplici richieste da mille parti, a cominciare dal nostro rapace fisco e dalle centinaia di sciacalli in cerca di soldi e gonzi che purtroppo popolano il sottobosco della giungla-Italia.
Volevo solo rimarcare questo: 10 euro a testa, chi può qualcosa in più, chi non può qualcosa in meno. E proviamo a realizzare un piccolo-grande sogno.

25 Aprile, festa della Liberazione e partenza della Staffetta della Memoria


Durante la seconda guerra mondiale, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, nacque in Italia la Resistenza. Il movimento sorse dall'impegno comune di individui, partiti e movimenti che decisero di contrastare l’occupazione militare tedesca e quella della Repubblica Sociale Italiana (Rsi), fondata da Benito Mussolini sul territorio controllato dalle truppe della Germania nazista.

La Resistenza, che può essere inquadrabile nel più ampio fenomeno europeo della resistenza all'occupazione nazista, fu caratterizzata in Italia dall'impegno unitario di molteplici e talora opposti orientamenti politici (ricordiamo tra questi cattolici, comunisti, liberali, socialisti, azionisti, monarchici…). La Resistenza raccolse quindi sia gruppi organizzati che spontanei di differenti estrazioni politiche, uniti però nel comune intento di opporsi militarmente e politicamente al governo fascista della Rsi e degli occupanti nazisti tedeschi.

mercoledì 23 aprile 2014

Un ottimo e giovane regista bosniaco ha urgente bisogno del nostro aiuto


Ado Hasanovic, ottimo giovane regista bosniaco, dal 2013 sta studiando in Italia, a Roma, presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. Il suo obiettivo è diventare regista professionista e chi già lo conosce sa quanti meriti artistici abbia Ado. Per dare un’occhiata ai suoi “corti”, basta andare su Youtube e scrivere il suo nome. Di grande spessore sono “L’angelo di Srebrenica” e “La linea rossa di Sarajevo”, che personalmente spesso uso durante gli incontri sulla Bosnia con i ragazzi delle scuole medie e superiori italiane.
Ado s’è trasferito a studiare in Italia dopo aver concluso con successo un triennio di studi presso l’Università di Sarajevo. Il 2013-2014, primo anno di corso a Roma, era per lui decisivo per la continuazione degli studi.
Al termine dell’anno accademico attualmente in conclusione solo sei iscritti sono stati selezionati, su oltre cento aspiranti, per continuare con merito gli studi. Ado è tra questi sei ottimi futuri registi. Ma non ha i soldi per pagare le rette e questo rischia, entro pochissimi giorni, di infrangere il suo sogno e di privare tutti noi di un grande futuro regista.

venerdì 18 aprile 2014

Ciao Immenso Gabo

Tieni chi ami vicino a te,
digli quanto bisogno hai di loro,
amali e trattali bene,
trova il tempo per dirgli
mi spiace,
perdonami,
per favore,
grazie
e tutte le parole d’amore che conosci.

(Gabriel García Márquez)

giovedì 17 aprile 2014

"Rwanda, il genocidio, le colpe della Francia": Corriere della Sera Tv intervista Françoise Kankindi su "Rwanda, la cattiva memoria"



V'invito a guardare e ascoltare la notevole intervista rilasciata da Françoise Kankindi - coautrice con Daniele Scaglione del libro RWANDA, LA CATTIVA MEMORIA, Infinito edizioni - alla Web Tv del Corriere della Sera. Minuti molto bene investiti per sapere e non dimenticare. E per imparare. Imparare quali sono state in questo genocidio le colpe non solo degli estremisti hutu ma anche della Francia (che non ha mai chiesto scusa), dell'Onu e degli Stati Uniti (che almeno scusa l'hanno chiesta).

mercoledì 16 aprile 2014

16 aprile-31 maggio 2014: Infinito edizioni lancia #librosospeso in occasione de "Il Maggio dei Libri"



Infinito edizioni, in occasione de Il Maggio dei Libri, è la prima casa editrice a lanciare on line l'iniziativa #librosospeso.
#librosospeso è un’idea legata alla promozione della lettura e consiste nell’acquistare un libro facendone dono a un’altra persona. Pensiamo poi noi a inviare il libro a questa persona, con un nostro omaggio dentro.

L’iniziativa comincia mercoledì 16 aprile 2014, si conclude sabato 31 maggio 2014 e si sviluppa così:
- chi acquista sul nostro sito www.infinitoedizioni.it almeno un libro per sé e un libro in sospeso per un altro lettore, ha diritto a un buono omaggio di 3 euro per i suoi prossimi acquisti e all’assegnazione di un numero da 1 a 90 per ogni libro acquistato, per partecipare alla grande estrazione del 5 giugno 2014;

martedì 15 aprile 2014

"La mia vita senza di me" di Jasmina Tešanović arriva in libreria

Con immenso piacere - e con una certa emozione - posso finalmente comunicare l'uscita in libreria del capolavoro di Jasmina Tešanović, "LA MIA VITA SENZA DI ME. Memorie dai Balcani di una donna sempre disobbediente" (Infinito edizioni, pagg. 202, € 14.00 in libreria, in promozione sul sito www.infinitoedizioni.it a € 12.50).
Ho avuto l'immenso piacere di tradurre e curare il libro di Jasmina e posso dire che porterò per sempre con me questa grande e non facile, ma affascinante, esperienza.
LA MIA VITA SENZA DI ME è, semplicemente, un libro splendido. Il libro che vorrei saper scrivere tra dieci anni, per quanto la mia vita non abbia nulla di così avventuroso rispetto a quel che Jasmina ha saputo e voluto fare.

lunedì 14 aprile 2014

Lo shelfie del lunedì

Lo shelfie del lunedì è dedicato ad Angelo Lallo e ai suoi due ultimi lavori: "Il sentiero dei tulipani" e l'ultimissimo "Mala dies. L'inferno degli ospedali psichiatrici giudiziari e delle istituzioni totali in Italia", in uscita in questi giorni in libreria. Buona lettura, viva il libro!

venerdì 11 aprile 2014

Prorogata la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari italiani: un “mala dies” per il Paese, un “Mala dies” da leggere per sapere

Era noto da tempo agli addetti ai lavori ma è oramai ufficiale: la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari (opg) italiani è stata rinviata al 2015.
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha firmato ieri, “con estremo rammarico”, il decreto che proroga al 31 marzo 2015 la chiusura di questa vergognosa istituzione totale.
La ragione alla base della proroga è l’incapacità delle Regioni italiane di dotarsi dei giusti strumenti per chiudere gli opg – la cui soppressione era prima prevista dal decreto legge 22 dicembre 2011, poi convertito in legge il 17 febbraio 2012 – per il 31 marzo 2013, poi per il 1° aprile 2014. Ma quello del 1° aprile era, evidentemente, un “pesce d’aprile” e ancora una volta la classe politica italiana s’è dimostrata del tutto disinteressata a mettere le mani nel torbido per rendere diritti e speranze, in nome dell’articolo 13 della Costituzione Italiana, a migliaia di reclusi – i cosiddetti ergastolani bianchi – all’interno dei sei opg nazionali (Castiglione delle Stiviere, Napoli, Barcellona Pozzo di Gotto, Reggio Emilia, Aversa, Montelupo Fiorentino).

mercoledì 9 aprile 2014

Crisi diplomatica tra Rwanda e Francia vent’anni dopo il genocidio?

“Ho visto con i miei occhi i francesi consegnare i tutsi agli hutu per farli massacrare; le accuse di Paul Kagame a Parigi non sono solo giuste ma dovute e necessarie per ricostruire la verità e ottenere giustizia” con queste parole Yolande Mukagasana, menzione Unesco per la Pace, commenta la crisi diplomatica fra Rwanda e Francia che ha cancellato all’ultimo minuto la sua partecipazione alle celebrazioni di Kigali, dopo che il presidente rwandese Paul Kagame aveva ribadito le accuse di complicità nel genocidio nei confronti dell’allora governo francese.
Approfondisce la Mukagasana, sopravvissuta al genocidio avvenuto in Rwanda 20 anni fa: “I francesi si stupiscono che il nostro presidente ritorni sulla loro implicazione diretta nel genocidio che mi ha portato via i miei figli; ma noi sopravvissuti di quei massacri pretendiamo proprio questo da lui come minimo; io li ho visti con i miei occhi i francesi sulle barriere chiederci le carte d’identità e consegnare quelli dove era scritto tutsi agli interahamwe, le milizie hutu responsabili del genocidio”.

On line il Catalogo 2014 della Infinito edizioni, con le novità fino a settembre 2014

È on line il Catalogo 2014 della casa editrice Infinito edizioni, con tutte le novità editoriali e le prossime uscite fino a tutto settembre 2014. La versione cartacea sarà presto disponibile e sarà in distribuzione all’inizio di maggio al Salone del libro di Torino, dove quest’anno Infinito edizioni espone tutte le novità editoriali e i classici presso lo stand del nuovo distributore Dehoniana.
Questo Catalogo 2014 è per noi ancora più importante dei precedenti perché quest’anno di crisi 2014 rappresenta il nostro decennale. Speriamo che questo strumento possa servire ad aiutare ancor di più il Lettore nella scelta e nell’acquisto dei nostri libri, come sempre improntati all’impegno e al sociale, oltre che alla più assoluta novità. Facciamo che la crisi non ci allontani dalle sane abitudini. Facciamo che la crisi non ci allontani dal libro, strumento fondamentale di conoscenza, approfondimento e sviluppo del senso critico.

martedì 8 aprile 2014

Un voto per il Progetto artistico Fiordaliso–Terralibre 2014 di Daniele Dell’Agnola e soci

Ricevo e con piacere diffondo questo comunicato del professor/ scrittor/ compositor (e diverse altre cose ancora) Daniele Dell’Agnola, uno dei pochi svizzeri ticinesi di cui si può dire – anche dopo il vergognoso referendum sui frontalieri di qualche mese fa – "magari ce ne fossero!”.

Le Madri di Srebrenica citano in giudizio (senza speranze) lo Stato olandese

L’associazione delle Madri di Srebrenica ha citato in giudizio all’Aja in sede civile lo Stato olandese poiché i caschi blu olandesi, sotto il comando del colonnello Ton Karremans, “non impedirono l’uccisione di migliaia di civili”, venendo meno “al principio prevalente della protezione dei civili”, come ha dichiarato uno dei legali del gruppo di donne sopravvissute al genocidio del luglio 1995.
Purtroppo il ricorso ha poche speranze oggettive di portare a una vittoria legale delle ricorrenti poiché la dismissione dello stato di belligeranza da parte dei caschi blu e il conseguente abbandono dei civili bosniaci musulmani alle torture e alle uccisioni di massa da parte degli assassini guidati dal generale serbo bosniaco Ratko Mladić e dell’immondizia paramilitare serba fu decisa in sede di Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Bisognerebbe dunque portare in giudizio i cinque Stati membri permanenti del Consiglio di Sicurezza e le Nazioni Unite stesse, il cui segretario generale al tempo era il mediocre Boutros Boutros Ghali, per poter sperare di avere una qualche soddisfazione, almeno in sede civile. Poiché questo è impossibile – ma profondamente ingiusto – l’operazione va interpretata soprattutto come un tentativo di continuare a tenere desta l’attenzione sul genocidio di Srebrenica, a un anno e mezzo scarso dal ventennale di quella immane tragedia e in tempi di amaro e vergognoso negazionismo alimentato dalla ventata estremistica che scuote l’intera Europa.

lunedì 7 aprile 2014

Lo shelfie del lunedì

Cinque splendidi libri (tre dei quali di Giuseppe Coco), in occasione della Giornata mondiale della salute 2014: ecco il mio nuovo shelfie del lunedì.

Aprile, quel macabro ricorrere del numero 6 (in Rwanda, Bosnia, etc...)

È un gioco forse inutile ma a volte può valere la pena soffermarsi su certi scherzi del destino legati a una data. Normalmente lo si fa con l’11 settembre, ma anche il 6 aprile non è da meno.
Senza fare inutili liste, a memoria mi viene da citare queste date:
6 aprile 1917: il Congresso degli Stati Uniti dichiara formalmente guerra all’Impero Tedesco. È inevitabile ma questo comporta un bagno di sangue ancora peggiore rispetto a quello già in corso. Ma gli esiti della guerra cambiano drasticamente, determinando sia la sconfitta degli Imperi centrali, sia la dissoluzione dell’Impero Ottomano sia, infine (ma in realtà si tratterà di un tragico inizio…), l’ammontare insostenibile dei risarcimenti di guerra in capo alla Germania il che, poco più di due decenni dopo, spianerà la strada all’avvento al potere dei Nazisti a Berlino.

giovedì 3 aprile 2014

Banja Luka vuole la secessione, ma Belgrado risponde no

“La Serbia ama la Repubblica serba di Bosnia (Rs), difende l’identità della Rs quale entità nata dagli Accordi di Dayton ma, al tempo stesso, la Serbia rispetta l’integrità territoriale della Bosnia Erzegovina”. È quanto ha dichiarato il vice primo ministro serbo Aleksandar Vucic all’emittente radiofonica Deutsche Welle, nel corso di un’intervista.