venerdì 30 dicembre 2011

Infinito edizioni: auguri e bilanci di fine anno


Cari Amici,

giunti alla fine di un anno intenso e difficile come è stato il 2011 – anno di crisi economica e sociale e di cambiamenti forse radicali ma ancora terribilmente confusi – e prima di fare gli auguri di rito per la fine dell’anno e per l’incipiente 2012, un pensiero va alla nostra Barbara Fabiani, amica vera e autrice speciale, che da pochi giorni non c’è più. Conoscerla in vita, lavorare con lei, condividere insieme progetti è stato per tutti noi importante e unico; pensare che questo non sarà più possibile è un dolore insopportabile, come l’idea di non poter più ascoltare la sua voce calda e guardare i suoi occhi sempre attenti a fissare ciò che normalmente sfugge agli altri.

È la seconda volta che la nostra casa editrice perde un autore per una malattia incurabile. Il 23 agosto 2009 a lasciarci era stato Paolo Vittone, dopo una lotta coraggiosa e vana contro un male purtroppo più forte, pervicace, invadente. Lui 46 anni, lei 43. Davvero troppo poca vita vissuta per persone splendide che avrebbero potuto e voluto darci ancora tanto, tantissimo.

Il bilancio della nostra casa editrice per il 2011 pensiamo sia largamente positivo: 28 libri nuovi pubblicati (più “Naš Put”, l’edizione in serbo-croato de “Il nostro viaggio” di Enisa Bukvić, libro non tradotto ma bensì integralmente riscritto nella sua lingua madre dall’autrice); quattro (o cinque, calcolando “Naš Put”) più del 2010; svariate nuove edizioni e ristampe; una sintesi molto soddisfacente tra autori affermati, autori in affermazione ed esordienti; centinaia di presentazioni in tutta Italia e non solo; migliaia di recensioni; decine di migliaia di libri venduti rappresentano fiori all’occhiello rari per una piccola casa editrice italiana, la cui linea editoriale e la cui crescita qualitativa sono, anno dopo anno, sotto gli occhi di tutti.

I fatti del 2011. Gli eventi principali di un anno che ha cambiato le vite di tutti noi

Che cosa è accaduto nel 2011? Ecco, in pillole, un sunto di un anno difficile, che ha cambiato non poche cose nella storia contemporanea dell’umanità. Lo troverete senz'altro incompleto: completiamolo, nel caso, insieme.

Gennaio 20111. Brasile: finisce l'era Lula; Vilma Roussef è la prima presidente donna; Egitto: attentato terroristico dopo la Messa alla chiesa dei Santi di Alessandria d'Egitto: 21 morti, seguono una notte di scontri tra cristiani e musulmani nelle strade della città.
2. Algeria: tre morti negli scontri in seguito alle proteste contro l'aumento del prezzo del pane.
9. Brasile: inondazioni intorno a Rio De Janeiro, 915 morti.
14. Tunisia: le proteste portano alla fine del regime, l'ex dittatore Ben Ali fugge in Arabia Saudita.
15. Sud del Sudan al voto per l'indipendenza, il nuovo Stato nascerà a luglio.
24. Russia: attentato all'aeroporto di Mosca, 36 morti.
25. Egitto: iniziano le proteste della primavera araba a piazza Tahrir, al Cairo.

Febbraio 201111. Egitto: le proteste portano alle dimissione del presidente Osni Mubarak...

giovedì 29 dicembre 2011

Governo in Bosnia: e (14 mesi dopo...) venne il giorno dell'accordo

I capi dei tre partiti nazionalisti della Bosnia Erzegovina (serbo-bosniaco, musulmano-bosniaco e croato-bosniaco) hanno annunciato di avere trovato un accordo per la formazione del governo dello Stato di Bosnia Erzegovina, mettendo così fine a 14 mesi di crisi politica e di mercanteggiamenti. Il nuovo primo ministro sarà un croato-bosniaco, come annunciato dal musulmano Sulejman Tihic.
Contestualmente al raggiungimento dell'accordo sul nuovo governo, le parti hanno approvato, in "zona Cesarini", la legge di bilancio del 2011.
Infine, i dirigenti dei sei principali partiti bosniaci, in testa i movimenti nazionalisti, hanno raggiunto un accordo di massima sull'approvazione, l'anno prossimo, di alcune leggi che dovrebbero facilitare la futura adesione della Bosnia all'Unione europea (Sarajevo ha già firmato, nel 2008, gli accordi di pre-adesione o ASA). Questo dovrebbe permettere lo sblocco di alcuni prestiti sia dalla Ue che dal Fondo monetario internazionale (Fmi), già forti creditori nei confronti della Bosnia Erzegovina.

mercoledì 28 dicembre 2011

Il 29 dicembre alle 17,00, a Roma, l'ultimo saluto a Barbara Fabiani


Domani, giovedì 29 dicembre, potremo tributare l'ultimo saluto alla nostra amata Barbara Fabiani, spentasi prematuramente la mattina del 14 dicembre a causa di una malattia incurabile.
Chi avrà piacere potrà ritrovarsi qualche minuto prima delle 17,00 nella chiesa di S. Giuliana, in piazza Francesco Cucchi, a Roma, in zona Gianicolo, a circa 200 metri dalla sede dei padri comboniani di via S. Pancrazio 17/bis.
A officiare sarà un padre comboniano, come richiesto da Barbara, la quale ha dato disposizioni precise anche per quanto riguarda i fiori con cui addobbare domani la chiesa. Barbara ha chiesto - e avrà - fiori di campo, che tanto amava e che tanta gioia le infondevano.
A domani.

martedì 27 dicembre 2011

Rubrica sull'editoria: "Lei non sa chi sono io… / parte prima"

Sesta puntata della mia rubrica sull'editoria pubblicata da Golem Informazione.

Il rapporto con l’autore è uno degli aspetti più interessanti del lavoro di editore.
Umanamente?
Domanda lecita.
Diciamo…antropologicamente…!
Tra gli autori ci sono le persone normali – solitamente, quelli con la penna più ispirata – che rimangono coi piedi per terra anche al centocinquantesimo libro pubblicato e restano splendidamente capaci di un rapporto umano civile e costruttivo col prossimo, editore incluso (che, secondo una recente sentenza della Corte costituzionale, pare possa essere annoverato come parte dell’ampia categoria “prossimo”…). Non è detto che questi autori siano scrittori di professione, persone che quindi vivano del loro genio o, comunque, della loro ispirazione, tanto che sia tradotta in una vena saggistica che in una letteraria oppure, ad esempio, pedagogica o fumettistica.

giovedì 22 dicembre 2011

Piccoli editori crescono: Televideo racconta l'esperienza di Infinito edizioni

Con un bell'articolo pubblicato ieri dal Televideo Rai, la collega Paola Cortese ha raccontato l'esperienza editoriale della Infinito edizioni, segnalandola come esperienza di gran lunga positiva nonostante i mille problemi legati allo stare in questo Paese, l'Italia, che vive grazie alla e non di rado sulle spalle della piccola e media impresa ma che per essa non ha alcun rispetto, legata com'è la politica italiana a logiche di potere che fanno di noi piccoli, e dei cittadini in genere, solo vacche (tutt'altro che sacre!) da spremere.

Grazie a Televideo Rai per questo bel riconoscimento, grazie a Paola Cortese ma ancor di più grazie alle decine di migliaia di lettori che anno dopo anno, nonostante quest'Italia, esprimono apprezzamento per il nostro lavoro e ci aiutano a continuare, nonostante la salita sia veramente dura.

Per leggere l'articolo, è sufficiente fare clik qui.

Buona lettura!

mercoledì 21 dicembre 2011

L'ultimo saluto a Barbara Fabiani

Il prossimo 29 dicembre, giovedì, potremo tributare l'ultimo saluto alla nostra amata Barbara Fabiani, spentasi prematuramente la mattina dello scorso 14 dicembre a causa di una malattia che non ne ha proprio voluto sapere di essere vinta.
Chi avrà piacere potrà ritrovarsi alle 17,00 nella chiesa di S. Giuliana, in piazza Francesco Cucchi, a Roma, a circa 200 metri dalla sede dei padri comboniani di via S. Pancrazio.
A officiare sarà un comboniano, come richiesto da Barbara.
Al termine della cerimonia, le ceneri della nostra Amica potranno tornare a casa, da dove Barbara manca da ormai un paio di mesi, durante i quali ha tentato, invano ma con coraggio e forza mai scemati, neppure per un solo istante, di vincere una lotta impari ma che l'ha vista cadere, sì, ma in piedi.
A presto

domenica 18 dicembre 2011

Quinta puntata della rubrica sull'editoria: "E la fiera s'afflosciò..."

Quinta puntata della rubrica sull'editoria pubblicata tutti i venerdì su Golem Informazione. Titolo fin troppo significativo (riferito alla Fiera della piccola e media editoria di Roma): E la Fiera s’afflosciò…

Dieci anni e sentirli tutti. All’edizione della X romana, “Più libri più liberi”, la Fiera nazionale della piccola e media editoria, ha accusato un duro stop alla sua impetuosa crescita. Inutile aspettare i dati sulle affluenze: i visitatori sono stati sensibilmente inferiori, a occhio, sia numericamente sia qualitativamente rispetto alle edizioni precedenti. Roma, da sempre fiera degli acquisti natalizi e dei record, s’è trasformata – seguendo il drammatico andazzo di Torino, l’unico salone internazionale italiano, per quanto su codesta presunta “internazionalità” vi sarebbe molto da eccepire negli ultimi anni… – in fiera paesana da struscio, in Ikea degli pseudo bibliofili, in Standa di quelli che in quei giorni di ponte “nun sapevano che ffa”.
Le cause di questo tracollo?

Lunedì 19 ultima presentazione del 2011: ci vediamo a Bolzano

Dopo la bella, partecipata e sentita presentazione di Venezia, di venerdì 16, lunedì 19 dicembre SALUTI DA SARAJEVO, BOSNIA EXPRESS e SREBRENICA. I GIORNI DELLA VERGOGNA chiudono il 2011 con l'ultima presentazione dell'anno, a BOLZANO, presso il Teatro Cristallo, Sala Giuliani, via Dalmazia 30, alle 20,30; modera Andrea Rizza; organizza la Fondazione Alexander Langer con il patrocinio di Associazione Cristallo e Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige.
Già diverse presentazioni per il 2012 sono fissate o in fase di definizione. A breve ve ne darò conto.
Per ora un caro saluto e arrivederci a Bolzano!

mercoledì 14 dicembre 2011

Ciao Barbara


Questa mattina, 14 dicembre 2011, alle 9,45, Barbara Fabiani ci ha lasciati.
Nel sonno di un letto dell’ospedale Sant’Andrea, senza accorgersene o farsene accorgere, ha lasciato il suo corpo fiaccato dalla malattia e ci ha salutati. Con lei, come sempre, il marito Carmine, l’uomo che l’adorava e che lei adorava, rimastole fino all’ultimo istante accanto nel suggello di un amore senza tempo e senza riserve. Un amore vero come pochi esseri umani hanno mai potuto sperimentare.
Barbara era una donna di soli 43 anni, messa a dura prova da una vita che non le ha mai risparmiato colpi bassi. Troppi. Immeritati per chiunque, dunque anche e soprattutto per lei.
Donna sincera e onesta, moglie devota, giornalista grintosa e precisa fino a volte alla maniacalità, scrittrice ispirata e generosa, studiosa profondamente appassionata e sempre affascinata dalla sua Roma, cui ha dedicato un libro meraviglioso che è anche il suo testamento intellettuale: “Fare l’amore a Roma”.

martedì 13 dicembre 2011

"Saluti da Sarajevo": il 16 dicembre a Venezia, il 19 a Bolzano

Ultime presentazioni del 2011 per i miei libri sulla Bosnia.
Questa volta di scena è il nuovo arrivato, SALUTI DA SARAJEVO (ottobre 2011), tra i più acquistati alla recente Fiera della piccola e media editoria di Roma (7-11 dicembre).
Le ultime presentazioni dell'anno sono a Venezia (un felice ritorno, pochi mesi dopo aver presentato BOSNIA EXPRESS) e a Bolzano (una "prima" assoluta). Ma già sono in preparazione (oltre a quelle che riporto qui sotto) diverse altre date.

martedì 6 dicembre 2011

“Jugoschegge” vent’anni dopo: un libro e un’intervista doppia per capire la guerra di allora e i Balcani di oggi


Che lo si voglia o meno, nel 2012 ricorrono i vent’anni dell’inizio della guerra che determinò l’esplosione e la frammentazione della Jugoslavia.
Un libro composto di foto e testi inediti, “Jugoschegge” (Infinito edizioni, 2011, pagg. 108, € 13,00) attraverso le testimonianze di giornalisti, artisti e operatori umanitari (Mario Boccia, Paolo Rumiz, Ennio Remondino, Luca Rastello, Alessandro Gori, Roberta Biagiarelli, Silvia Maraone) che ben conoscono i Balcani ricostruisce gli eventi di allora e proietta l’attenzione sui Balcani di oggi, evidenziandone criticità e potenzialità.
Ne abbiamo parlato in un’intervista doppia con i due autori del libro, Tullio Bulgari e Giacomo Scattolini, che hanno risposto a cuore aperto a questioni a loro molto care. Si può non essere d’accordo su alcuni punti di questa intervista, ma ai due autori e al loro sforzo editoriale vanno riconosciuti molti meriti, non ultimo quello della chiarezza espositiva.

lunedì 5 dicembre 2011

Al via la Fiera della piccola e media editoria di Roma "Più libri più liberi"

Domani mattina allestimento della Fiera del libro di Roma "Più libri più liberi", al Palazzo dei Congressi dell'Eur.
Mercoledì comincia decima Fiera nazionale della piccola e media editoria, forse l'ultima, visto che il profondo amore per la cultura della presidente della regione Lazio e del sindaco di Roma ha portato al taglio dei finanziamenti per la manifestazione, e quindi alla potenziale soppressione della stessa a cominciare dall'anno prossimo. Evidentemente in sindaco di Roma preferirebbe portare all'Eur le macchine di Formula Uno piuttosto che i libri (i libri emettono meno smog e possono aprire il cervello, la Formula Uno pare abbia l'effetto contrario... ma forse è esattamente questo ciò che vuole e cerca certa politica nostrana...).
Si va avanti fino a domenica sera, con apertura alle 10,00 del mattino e chiusura alle 20,00, tranne che mercoledì e venerdì, giorni in cui la chiusura è alle 21,00.
Domenica sera sarà come uscire da un tritacarne, con piedi ormai più simili a zampe di foca che non a quelli di un essere umano. Eppure, nonostante la crisi economica gravissima (e nonostante il fatto che, a quanto pare, i molti evasori fiscali non investono in libri, visto la crisi che nel 2011 il settore ha conosciuto a quasi ogni livello), la fiera del libro ha sempre un suo grande, grandissimo fascino.
Vi aspettiamo numerosi. Lo stand Infinito edizioni è il D 15, nella "vasca centrale", dopo essere stati per tre anni consecutivi in uno dei corridoi laterali. Per Infinito edizioni è la sesta edizione consecutiva. Speriamo non sia l'ultima...
Viva i libri (e chi li legge)!

domenica 4 dicembre 2011

Gentile editore, le invio in allegato…

Terza puntata della mia rubrica su Golem Informazione.
Buona lettura e a presto per la quarta!

Come fare per inviare una proposta editoriale a un editore?
E quando farlo?
Cominciamo dalla seconda domanda. Se l’editore non è uno che pubblica solo aps (autori a proprie spese), rubacchiando il prezioso acronimo al genio di Umberto Eco, ogni momento è… sbagliato! Nel senso che il piccolo editore – che costituisce il nerbo della categoria – è letteralmente tartassato, oltre che dalle tasse, dalle proposte editoriali e normalmente è in ritardo di almeno sei mesi nella lettura dei manoscritti. A voler essere ottimisti.
Pigrizia? Se considerate che un piccolo editore svolge da solo il lavoro di quattro o cinque addetti di una media o di una grande casa editrice, parlerei più propriamente di consunzione, esaurimento, disfacimento, logoramento, devastazione fisica: in poche parole, stress. Stress, soprattutto, determinato dal poco tempo a disposizione in una giornata. Se per il pubblico dipendente a volte 24 ore in un giorno sono troppe e può raccontare di assaporare, talvolta, il succo insipido dell’uggia, al piccolo editore non basterebbero 36 ore al giorno, otto giorni alla settimana (o alla ottimana…) considerando tra l’altro che lavora circa il 65 per cento del suo tempo e della sua vita solo per approvvigionare il sempre umano e disponibile fisco.
In ogni caso, meglio evitare i due mesi prima di Natale per inviare proposte editoriali, oltre che le settimane precedenti e successive alle grandi fiere del libro: lì il rischio di essere cestinati in automatico è grosso, direi immenso. Evitate inoltre di inviare manoscritti a ottobre insistendo per essere pubblicati per Natale, a meno che non vi riferiate alla santa epifania di quindici mesi dopo. Primo perché non è tecnicamente possibile (a meno che non abbiate già sfornato libri da un milione di copie a prima edizione: in tal caso, benvenuti!), secondo perché Natale per i piccoli editori è un massacro, terzo perché nella migliore delle ipotesi vi rideranno in faccia – non per scortesia, anche lì probabilmente per consunzione, esaurimento, disfacimento, logoramento, devastazione fisica: in poche parole, stress (vedi capoverso precedente…).
Passiamo allora alla prima domanda: come fare per inviare una proposta editoriale a un editore?
Ecco alcune regole elementari, che solitamente l’aspirante autore medio disattende sistematicamente:
1. studiare con un minimo d’attenzione il sito web della casa editrice – o il catalogo della stessa – depennando le aziende che, per quanto simpatiche, proprio non hanno nulla a che fare con il vostro scritto. Chiaro che chiunque vorrebbe pubblicare col suo editore preferito, ma se questo stampa e distribuisce solo libri sui bruchi campagnoli della Tessaglia – di cui voi, tra l’altro, siete grandi intenditori – e il vostro lavoro approfondisce la questione del dramma dei lama peruviani sui bordi delle strade andine (di cui, egualmente, siete i massimi esperti), quello non è certamente l’editore che fa per voi. Convincetevene: vi occorre un editore che pubblichi libri sulle strade o sulle Ande o sui lama (non tibetani);
2. una volta individuato il vostro editore, non inviategli il libro né stampato né in formato elettronico. Spedite una letterina via e-mail in cui non vi definite l’ultimo di una progenie di sommi vati, nella quale in poche parole spiegate la ragione del contatto e, inserendo in fondo tutti i modi in cui contattarvi, allegate sinossi di massimo una pagina e curriculum discorsivo. Se al secondo tentativo non vi risponde nessuno, lasciate perdere e passate oltre, tanto in Italia gli editori sono oltre 8.000 e presto o tardi troverete il vostro, anche se vi esprimete in caratteri cuneiformi e con concetti bidimensionali e in bianco e nero;
3. se l’editore vi risponde, inviategli quel che vi chiede senza stare troppo a contrattare sul fatto che preferireste “spedire il tomo in formato elettronico, perché la carta costa”. Ah, e costa solo a voi!? Secondo voi, a una casa editrice carta e toner delle stampanti le regalano? Gliele spedisce Equitalia per fare una carineria…?
4. non stressate troppo l’editore con telefonate una volta alla settimana per sapere a che punto è la lettura del vostro aspirante libro, perché essere messi in lettura non vuol dire necessariamente che un editor miope sta già coccolandosi il vostro libro sulla sedia a dondolo, in attesa che la mamma gli porti la cioccolata fumante. Quell’editor è senz’altro miope, ma il poveraccio avrà davanti a sé, sul tavolo di formica della cucina, tra l’altro traballante e sporco in un angolo del caffè decaffeinato versato dal vecchio nonno, decine e decine di tomi da leggere, schede di valutazione da compilare e un secondo e un terzo lavoro da portare avanti, perché non sempre nella vita – e per fortuna! – le mamme portano la cioccolata calda e, soprattutto, difficilmente di editoria si campa!