giovedì 3 novembre 2022

Editoria, in arrivo fondi per giornali, radio e tv, niente per l'editoria libraria

Cambiano i governi ma non la considerazione (bassa o nulla) che i politici italiani hanno dell'editoria libraria, in particolare micro, piccola e media, anche in tempi di forte crisi.

Nel mese di novembre saranno movimentati fondi pari a 35 milioni di euro per giornali di ogni periodicità, radio e tv per innovazione e transizione digitale. Saranno inoltre erogati alle istituzioni scolastiche contributi per sostenere l'acquisto di uno o più abbonamenti a periodici e riviste scientifiche di settore, anche in formato digitale. A questo si aggiunge un tax credit per la distribuzione, ivi incluse le spese di movimentazione dei giornali, fino a un tetto complessivo di 60 milioni di euro.

Per l'editoria libraria, invece, che ad esempio da anni chiede di poter essere equiparata a quella quotidiana e periodica per avere accesso al credito d'imposta sulla carta, e ha bisogno di una nuova urgente regolazione di un settore che costa, dal punto di vista distributivo, tra il 60 e il 70 per cento del prezzo di copertina (avete letto bene), nessuna decisione ancora una volta è stata adottata.

Certamente è una questione di forza contrattuale e di peso politico, ma il dato di fatto è che si succedono i governi eppure la musica (stonata) rimane sempre la stessa.