martedì 28 luglio 2015

Srebrenica, Platini e la Uefa contro i tifosi del FK Sarajevo

Negli stadi normalmente se ne vedono di peggio, ma un lunghissimo striscione bianco con scritte in nero potrebbe costare caro al FK Sarajevo.
Lo striscione è stato esposto dai tifosi in curva in occasione del secondo turno preliminare di Champions League contro la squadra polacca del Lech Poznan. C’era scritto: “Non dimenticare mai il genocidio di Srebrenica, non perdonare mai”. Al di là dell’ultima parte, senz’altro censurabile, dello striscione – perché Srebrenica invoca giustizia e non certo vendetta – resta il dato di fatto che l’esibizione dei tifosi era stata organizzata in occasione del ventennale del genocidio, caduto tra l’11 e il 21 luglio scorsi, allorché, nel 1995, la soldataglia serbo-bosniaca e i paramilitari serbi (e anche molti greci e altri ancora appartenenti ad altre nazionalità) torturavano e uccidevano 10.701 civili musulmani e li inumavano selvaggiamente in fosse comuni, per tacere degli stupri etnici ai danni delle donne.
La Uefa – l’ottuso organo che governa il calcio europeo e un business da capogiro – non ha voluto però sentire ragioni e ha aperto formalmente un’inchiesta ai danni del FK Sarajevo. La squadra potrebbe rischiare una multa o la chiusura delle porte dello stadio di casa per qualche turno. Resta il fatto che l’Uefa e chi la governa hanno dimostrato un’ottusità e una insensibilità che hanno ricordato molto da vicino quella dei governanti francesi durante la guerra di Bosnia Erzegovina. Forse non è un caso che a guidare la mecca del calcio europea sia proprio un francese, l’ex supercampione Michel Platini… tra i principali candidati ad assumere la successione dell’ex intoccabile del calcio mondiale, lo svizzero Sepp Blatter, alla guida della Fifa, la supermecca del business del calcio mondiale.
Roba da ricchi, insomma. Mentre a Srebrenica sono ricchi solo di dolore e di giustizia negata. Sanno provare un pizzico si sana vergogna i paperoni arroganti che dominano il calcio planetario o, più semplicemente, se ne fregano e basta?