venerdì 14 novembre 2014

Per la prima volta nella storia, la Bosnia controlla il suo spazio aereo

Questa mattina all’alba la Bosnia Erzegovina ha assunto per la prima volta nella sua breve storia il controllo del suo spazio aereo. Al momento i controllori dei quattro aeroporti nazionali – Sarajevo, Mostar, Banja Luka e Tuzla – estenderanno il controllo dello spazio aereo fino a circa 10.000 metri di altitudine. Dal novembre 2015 i controllori dei quattro impianti controlleranno anche lo spazio aereo superiore ai 10.000 metri.
Dopo il referendum del 1992 che sancì l’indipendenza della Bosnia, il Paese non riuscì a controllare il proprio spazio aereo poiché nella primavera dello stesso anno esplose la guerra e nell’ottobre del 1992 una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu estese su tutto il territorio nazionale la “no fly zone”. Dopo la guerra il controllo dello spazio aereo bosniaco rimase alla Forza di stabilizzazione della Nato in Bosnia (Sfor), che poi la trasferì all’Eufor, la missione di stabilizzazione dell’Unione europea. Nel 2006 l’Eufor dismise il controllo sulla spazio aereo fino ai tremila metri, inclusi quindi atterraggi e decolli, passandolo alla Croazia, mentre quello superiore ai tremila metri fu successivamente posto sotto il controllo congiunto di Croazia e Serbia. Ora la Bosnia sembra aver acquisito le necessarie conoscenze e strutture tecnologiche che le consentono di entrare in possesso del proprio spazio aereo.