martedì 2 dicembre 2014

“Beethoven”, un inno contro ogni rigurgito di nazi-fascismo in Europa

C’è una persona, un uomo, in questa povera Europa in preda a rigurgiti di nazionalismo, razzismo, localismo e nazi-fascismo, che da una trentina d’anni produce testi come quello qui sotto. Non lo fa con giri di parole. Scrive, tra l’altro:
The boots are back in town
When ignorance and fear
Are closing mouths and ears
The skins are on their way
Questa persona di mestiere – dopo aver fatto il lavapiatti e qualsiasi altra cosa onesta e onorevole – fa il musicista. Ha una delle voci più potenti d’Europa e, negli anni, è diventato un poeta di spicco nel panorama della poesia del suo Paese. La Germania. Un posto dove di nazismo se ne intendono. Purtroppo per tutti.
L’uomo in questione – che non avrò mai il piacere di conoscere personalmente ma che considero come un fratello dal 1983, un fratello a cui devo moltissimo – si chiama Hartwig Schierbaum. In Italia è sconosciuto sia col suo nome che con quello d’arte, con cui è invece arcinoto in buona parte del resto del mondo. Il nome d’arte è Marian Gold, e lui in Italia è famoso solo per un disco (Forever Young) e per tre o quattro canzoni, il tutto datato 1984. Un millennio orsono. Prima che cominciasse il medioevo in cui siamo precipitati. O forse era già cominciato ma non ce ne rendevamo ancora conto.
Il pezzo di cui vi propongo di leggere il testo è datato 1992, s’intitola “Beethoven” (decisamente non a caso) e fa parte del più grande album scritto da Gold-Schierbaum e dalla sua band, gli Alphaville (di cui abbiamo recentemente pianto la scomparsa di una pietra miliare). Il cui ultimo disco risale a non più di due anni fa, cosa ovviamente in Italia passata in assoluto silenzio.
L’album, che vi consiglio vivamente, è in vendita presso qualsiasi store on line, visto che nei negozi italiani di questo gruppo non si trova niente (e non è un caso, visto il Paese che siamo diventati).
Il pezzo – “Beethoven” – potrebbe tranquillamente essere adottato come inno contro ogni fascismo, contro ogni nazismo, contro ogni “ismo” in assoluto. Anche contro lo “stupidismo” e “l’ignorantismo”, mali tragici dei nostri anni. È uno dei miei inni e una delle mie chiavi per tenere aperti occhi e cervello in questi anni bui.
Se volete ascoltare una versione del pezzo, potete trovarla qui: http://www.youtube.com/watch?v=oQbjXfcc_EU
Per chiarezza, i “boots” di cui si parla nella canzone sono gli stivali dei nazisti i cui tacchi echeggiavano al passo dell’oca nelle città di tutta Europa. Sono quattro minuti spesi bene per ascoltare il pezzo, sessanta secondi spesi ancora meglio per leggere il testo. Perché, per citare "Beethoven": "How can you close your eyes"...?

There's a tremor in the city
But it looks so quiet
There is something awful brewing
But there ain't no fights
Beethoven, Beethoven
You can read between the lines
That there must be more
You're alarmed, but you don't know
What you're waiting for
Beethoven
The boots are back in town
When ignorance and fear
Are closing mouths and ears
The skins are on their way
When it gets dark in Europe
It's just a state of mind
The blind leading the blind
Beethoven
The boots are back
There's a scrawling on a tombstone
Judenschweine raus!
Once again, the racial fury
Is burning down the house
Beethoven, listen to me, Beethoven
There's a bleeding yellow man
Lying in the street
But there isn't anybody
Doing anything
Beethoven
The boots are back in town...
SF Prayer
And one grey day shall rise the flood
No dikes will stem the heavy tides
When cold pierced heavy bodies scream
They fall as if the monstrous scythe
Of clouds has smashed them from the skies
The scattered squadron of mankind
Stabs right into the churned up ether
Of long forgotten birdless flights
Beethoven
The boots are back in town...
Beethoven
The boots are back in town
The demons of the past
Will be replaced at last
There are smarter ones to stay
How can you stay away
From the order of disgrace
How can you close your eyes?
Beethoven
The boots are back
The boots are back
(H. Schierbaum, W.M. Neuhaus, B. Goessling)