giovedì 19 marzo 2015

Serbia, arrestati otto uomini sospettati dell’assassinio di oltre mille persone a Srebrenica

Le forze di polizia serbe hanno arrestato mercoledì 18 marzo otto uomini sospettati di aver preso parte al genocidio di Srebrenica nel luglio del 1995. È la prima volta che in Serbia viene messa in atto una vera caccia all’uomo per assicurare alla giustizia in una retata di massa presunti genocidari di quello che è stato il peggior crimine contro l’umanità commesso in Europa dopo la seconda guerra mondiale.
Gli otto arrestati – uno dei quali inizialmente sembrava fosse riuscito a far perdere le sue tracce – sono stati fermati in diverse località della Serbia. Sono accusati di aver assassinato più di mille degli oltre diecimila musulmani bosniaci trucidati dall’esercito serbo-bosniaco e dalle forze paramilitari serbe inviate da Belgrado a Srebrenica tra l’11 e il 15 luglio 1995.
“È la prima volta che arrestiamo parsone accusate di aver preso direttamente parte al massacro perpetrato a Srebrenica”, ha dichiarato Bruno Vekaric, vice procuratore serbo per i crimini di guerra, laddove per “persone che hanno preso direttamente parte” s’intende coloro che hanno materialmente premuto il grilletto o tirato le bombe a mano contro grappoli d’esseri umani mandati letteralmente al macello.
Secondo gli inquirenti, gli otto avrebbero fisicamente portato almeno quindici autobus pieni di prigionieri di Srebrenica nella località di Kravica. Qui li avrebbero fatti scendere, li avrebbero passati per le armi e poi avrebbero gettato bombe a mano tra i mucchi di morti per eliminare eventuali sopravvissuti. Quindi i corpi delle vittime sdarebbero stati inumati in fosse comuni per nascondere le prove della carneficina.
Soddisfazione è stata espressa dai sopravvissuti di Srebrenica, da anni riuniti in tre associazioni che si battono per avere giustizia dei crimini commessi ai danni dei loro cari e per vedere arrestati e condannati i responsabili del genocidio.
Moli altri criminali di guerra restano a piede libero. Il conflitto bosniaco ha provocato la morte di almeno 100.000 persone, in gran parte civili.