sabato 14 febbraio 2015

L'infinita lotta contro gli operatori telefonici: dopo Telecom, ecco le furbizie di Wind...

Attenzione alle furbizie varie degli operatori telefonici. Vi segnalo quella recentissima di Wind, che ho scoperto stamattina. Ho scritto una mail all'Agcom, il cui indirizzo è info@agcom.it
Tempestate l'Agcom di segnalazioni quando necessario, perché se un'authority esiste, quell'authority deve essere informata e deve essere spinta ad agire e a dare risposte.
Da cittadino ne ho le tasche piene di gente che - a cominciare dallo Stato stesso e dagli enti pubblici, continuando a cascata con tutti gli altri - mi mette costantemente le mani nel portafoglio mentre io devo spaccarmi la schiena per campare a causa di un sistema iniquo come quello in cui viviamo.


Lo scorso 21 dicembre 2014 l’operatore telefonico Wind segnalava via sms la sua decisione unilaterale di cambiare le condizioni del servizio My Wind a partire dal 23/01/2015. Il servizio da quella data diventava a pagamento, con l’addebito di 19 centesimi di euro ogni sette giorni incluso quello di ricezione per ricevere un sms informativo su chi ha cercato l’utente qualora questi avesse il telefono spento o non fosse raggiungibile. Veniva inoltre comunicato, con lo stesso sms, che era possibile disattivare il servizio chiamando il numero 403020 entro il 22/01/2015.
Ho disattivato il servizio pochi giorni dopo la ricezione del messaggio e ampiamente prima della data di scadenza del 24/01/2015 e non mi sono più pervenuti sms fino all’11 febbraio 2015, quando il servizio è stato arbitrariamente riattivato da Wind per una prima telefonata ricevuta con telefono cellulare spento, arrivata la quale mi è stato immediatamente addebitato l’importo di 19 centesimi.
Dopo oltre un’ora di attesa ho scoperto questa mattina tramite il call center del servizio 155 di Wind che il servizio era stato appunto arbitrariamente riattivato. Dietro mie proteste, i 19 centesimi addebitatimi l’11 febbraio mi sono stati riaccreditati, ma il call center ha tenuto a specificare che s’è trattato di una procedura eccezionale e una tantum, per cui gli altri 19 centesimi addebitatimi fin qui per colpa di Wind non mi saranno mai rimborsati.
Si tratta di comportamento palesemente scorretto che l’Agcom dovrebbe vigilare e punire, per tutelare i cittadini da situazioni quali quelle sopra descritte o anche peggiori.
Grazie per l’attenzione, cordiali saluti e buon lavoro