lunedì 2 febbraio 2015

Srebrenica, ergastolo in appello per due ex alti ufficiali serbo-bosniaci

Il Tribunale penale per i crimini di guerra nella ex Jugoslavia (Tpi) ha condannato in appello all’ergastolo l’ex aiutante colonnello Vojadin Popović e l’ex colonnello Ljubisa Beara per cospirazione a scopo di genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità in riferimento al genocidio di Srebrenica (11-15 luglio 1995). I due ex militari ai tempi del genocidio erano entrambi in forze all’esercito serbo-bosniaco, sotto il diretto comando del generale Ratko Mladić, il boia di Srebrenica, attualmente ancora in attesa, all’Aja, di sentenza di primo grado. Secondo la corte, i due ex ufficiali hanno deliberatamente individuato e annientato gruppi di bosniaci musulmani in base alla loro appartenenza nazionale e religiosa.
I giudici hanno inoltre respinto l’appello di altri ex militari serbo-bosniaci, confermando la condanna a 35 anni di carcere per Drago Nikolić e a 13 anni per Vinko Pandurević. Un quinto serbo-bosniaco, Radivolge Miletić, si è invece vista ridotta la condanna da 19 a 18 anni di carcere.
A Srebrenica nel luglio 1995 furono trucidate oltre 10.000 persone, in gran parte di sesso maschile e d’età compresa tra i 12 e i 76 anni.