Dal
6 al 10 dicembre 2017
la nostra casa editrice sarà presente alla sedicesima edizione di “Piùlibri
piùliberi”, la fiere della piccola e media editoria italiana che si svolge
tradizionalmente a Roma. Quest’anno, per la prima volta, la
manifestazione non si tiene al Palazzo dei Congressi dell’Eur ma presso la Nuvola,
sempre all’Eur (da mercoledì 6 a domenica 10 dicembre, apertura dalle
10,00 alle 20,00) Per la precisione, si tratta dell’inaugurazione al
pubblico della stessa Nuvola, con tutti i relativi disagi, di cui ci rendiamo
conto da tempo sulla nostra pelle.
Per
la nostra casa editrice si tratta dell’undicesima o della dodicesima
partecipazione a “Piùlibri piùliberi”: onestamente abbiamo perso il conto, ma
ci andiamo praticamente da quando siano nati, essendo la nostra data di
fondazione l’8 novembre 2004.
Nei
mesi scorsi abbiamo a più riprese palesato dubbi sulla nostra partecipazione
alla manifestazione. Nel corso degli anni, a nostro giudizio, la manifestazione
ha perso molto del suo appeal nei confronti del pubblico e i dati di
vendita sono andati, anno dopo anno, inesorabilmente decrescendo, facendo
diventare, nelle ultime cinque edizioni, la partecipazione alla fiera una
remissione.
La
novità rappresentata dalla Nuvola, l’insistenza di un amico fraterno editore e
la disponibilità – inedita – dell’organizzazione ad ascoltare le nostre ragioni
e ad adoperarsi per venire almeno parzialmente incontro alle nostre richieste
ci ha spinto a partecipare di nuovo.
Poiché,
però, non per tutti sono chiari i costi di partecipazione e i sacrifici che
devono essere fatti per prendere parte a una simile manifestazione, sarà bene
fare due conti nelle nostre tasche, per far comprendere come per una piccola
casa editrice la partecipazione a eventi come “Piùlibri piùliberi” o altre
fiere o festival del libro sia piuttosto onerosa e affatto scontata.
Al
di là del fatto che i cinque giorni di fiera (secondo noi ingiustificati,
perché la formula iniziale ne prevedeva quattro e a quei quattro bisognerebbe
tornare) determinano un impegno personale di almeno sette giorni, che vanno
conteggiati come lavoro perso, poi da recuperare; e al di là del fatto che la
fiera del libro è, dal punto di vista fisico, un impegno molto duro; è
l’aspetto economico a rappresentare sempre la principale preoccupazione,
soprattutto in un Paese in cui l’editoria non ha alcuna protezione e in cui gli
editori sono semplici mucche da mungere per quasi tutta la filiera, Stato
incluso. Anzi, in testa.
Tra
iscrizione alla manifestazione, spese di spedizione dei pacchi, assicurazioni,
costi di trasferta, vitto e alloggio e altri costi accessori, la partecipazione
a una fiera del libro come “Piùlibri piùliberi” rappresenta per noi un costo
complessivo di circa 3.500 euro, ai quali vanno poi aggiunti i costi dei libri,
perché stampare un libro costa e quando vendi una copia il costo unitario di
quella copia va scalato dall’incasso. Alla fine, quindi, si arriva a dover
coprire un costo di circa 4.000 euro, al quale vanno aggiunti i costi delle
presentazioni, che quest’anno abbiamo coperto grazie al sostegno degli autori
(copertura del costo della sala da parte loro in cambio di copie del loro
libro), senza il quale sarebbe stato impossibile aggiungere questo costo
ulteriore (a “Piùlibri piùliberi” quest’anno facciamo ben cinque presentazioni,
con ospiti molto importanti, e la sala più piccola costa 120 euro più Iva al 22%
per 50 minuti di incontro).
Evidentemente
per chi “gioca in casa” (ma non è il nostro caso, come quello di molti altri
editori) i costi sono più abbordabili, ma restano comunque spese ingenti da
affrontare anche per il solo affitto dello spazio espositivo e per
l’allestimento dello stand.
Per
coprire costi quali quelli sopra riportati e considerare una fiera del libro
non una remissione (eccessiva) bisogna riuscire a vendere almeno 300 copie,
numero (insufficiente) che ormai in ben pochi possono raggiungere. Per
guadagnare qualche euro, i libri dovrebbero essere almeno 400, obiettivo
possibile solo per ben pochi editori. Si va comunque “sotto”, dunque, ma si
cerca di dare un valore “economico” ai cosiddetti “contatti”, ovvero a
quell’universo di rapporti umani e professionali che si instaurano con
promotori, distributori, aspiranti autori, autori già sotto contratto, librai,
grossisti, amici degli amici, lettori, colleghi, giornalisti, bibliotecari e
altri ancora per fare in modo di “uscirci fuori” in qualche modo.
Poiché
negli ultimi anni ci si è “usciti” sempre meno, e poiché non crediamo sia
sbagliato sia darsi degli obiettivi sia spiegare al pubblico come funzionano
questi eventi, quest’anno ci siamo dati un obiettivo perentorio. Non superarlo
vorrà dire non tornare a “Piùlibri piùliberi” nel 2018 e negli anni a venire.
Idem con tutte le altre manifestazioni librarie.
A
questo proposito, va detto che il prossimo anno non parteciperemo a nessuna
delle due fiere milanesi di marzo, per motivi più vari, non ultimo il cambio di
distributore al quale ci stiamo preparando, che sta avendo e avrà un costo non
indifferente, ivi incluso per la comunicazione ricevuta lo scorso 13 ottobre da
parte del nostro attuale distributore, il quale ha “ben” pensato di ripianare le
sue difficoltà economiche andando in concordato preventivo continuativo, il che
vuol dire che il pagamento delle nostre fatture da marzo 2017 al 13 ottobre
2017 è stato congelato e che probabilmente perderemo molta parte di ciò che ci
spetta e che riceveremo chissà quando quel che pure abbiamo onestamente
guadagnato. Il rapporto tra Italia e cultura è anche questo. A ben pochi tra
coloro a cui dovrebbe importare pare che importi, a cominciare dal ministero
della Cultura, ma è bene che tutto questo si sappia, perché nascondere la
polvere sotto il tappeto è quanto di peggio si possa fare. Naturalmente – si fa
per dire… – sarà difficile trovare i nostri libri in libreria nel mese di
dicembre (ma è una tendenza che purtroppo va avanti, nostro malgrado, da qualche
mese). Abbiate pazienza, venite ad acquistare sul nostro sito e vedrete che da
gennaio 2018 tutto cambierà in meglio. Anzi, molto meglio.
Un
ultimo breve paragrafo lo dedichiamo, in chiusura, al nostro nuovo sito. Stiamo
lavorando per implementarlo e per migliorarlo ulteriormente e non c’è giorno
che non si faccia qualcosa di nuovo. Riceviamo gradimenti diffusi per il nuovo
sistema di e-commerce, che facilita e sveltisce tantissimo le procedure
rispetto al precedente. Se qualcuno dovesse avere qualche problema nella
visualizzazione del menu di sinistra con la lista delle collane editoriali, non
deve fare altro che modificare leggermente la visualizzazione sul suo computer.
Farlo è molto semplice: spingete il pulsante control (Ctrl) e agite delicatamente
con la rotellina del mouse. In questa maniera potrete ingrandire o
rimpicciolire leggermente il sito visualizzando tutto nel modo migliore. Il
sito è ottimizzato per girare su dispositivi mobili e, per quanto riguarda
desktop e laptop, su Chrome, oggi il browser più usato, e su Mozilla.
Aspettiamo in ogni caso suggerimenti, consigli e altro.
Grazie.
Ci
vediamo – speriamo – a Roma, augurandoci che la scelta di libri e i valori che
portiamo con noi siano di vostro gradimento.