mercoledì 3 settembre 2014

“I bastardi di Sarajevo”, qualche info in più

“I bastardi di Sarajevo” nasce, come idea da sviluppare, all’inizio del 2012, poco più di un anno dopo la pubblicazione del mio fortunatissimo libro “Bosnia express”.
La mia domanda era: posso riuscire a rappresentare la complessità della situazione bosniaco-erzegovese, e al contempo di quella italiana, decisamente connessa, ricorrendo a un mezzo espressivo diverso rispetto al reportage o al saggio, quindi sulla carta più decisamente abbordabile per un pubblico anche non particolarmente addentro le vicende belliche e post-belliche balcaniche?
La risposta a questa domanda m’è arrivata nel 2013, dialogando con un importante intellettuale bosniaco. Non sono state le cose che quell’uomo diceva a far scattare in me la scintilla, ma il modo in cui le diceva. Pochi giorni dopo nasceva nella mia testa il terz’ultimo capitolo del libro che forse leggerete, se ne avrete la voglia e la pazienza. E da allora, mentre mi cimentavo con le presentazioni di “Mister sei miliardi” e con la redazione di “Fare editoria”, poco a poco è cresciuto sempre più dentro di me il desiderio di scrivere questo romanzo. Ma non un romanzo qualsiasi.
La mia sfida, infatti, era molto più complessa. Io volevo scrivere un romanzo che, nel suo svolgimento, fosse rappresentabile e leggibile come un film. Volevo un romanzo in cui non vi fosse una voce narrante, perché la voce narrante semplifica troppo le cose per chi scrive, ed è uno strumento abusato da tutti. Non volevo didascalie. E volevo raccontare in presa diretta, testimoni e documenti alla mano, il sangue, la carne, il sesso, la vita, la morte di un popolo, anzi due, anzi ancora di più. Da questa mia esigenza personale è nato uno studio e poi un lavoro che ha dato luogo a un romanzo corale, che il mio amico Riccardo Noury non sbaglia a definire noir, seppur sui generis, che racconta la Bosnia Erzegovina come credo raramente sia stato fatto prima d’ora.
Ai lettori, se lo vorranno, l’ardua sentenza.
Prossimamente pubblicherò qualche altro appunto personale sul libro, spiegando magari anche la genesi e il significato del titolo, sul quale spero più di qualcuno vorrà interrogarsi nei mesi a venire.
Il libro sarà disponibile nelle librerie dalla metà di ottobre circa.
A presto.