lunedì 3 agosto 2015

Se l'impero russo se la prende persino con i Testimoni di Geova

Bandito un sito Web. Sarebbe scattata una super mobilitazione via internet se a farlo fossero stati Paesi autoritari e inclini alla violazione dei diritti delle minoranze come la Cina, la Corea del Nord e l'ex super-nemico per ora di nuovo amico (ma non si sa per quanto) Iran. Sarebbe stato come tirare un rigore a porta vuota se a farlo fosse stato qualche Stato arabo. L'ha fatto la Russia, che simpaticamente ci vende il petrolio e ha un allenatore della nazionale italiano, e allora lasciamo correre.
Fatto cosa?
Senz'altro, una evidente violazione dei diritti di una minoranza, nello specifico i Testimoni di Geova. Che stanno simpatici a pochi, nella cristianissima, arroccata e ipocrita Europa, ma che fino a oggi almeno sono annoverabili tra quei gruppi cristiani che non si sono mai macchiati di genocidi e di mostruosità varie.
I Testimoni di Geova si sono visti chiudere il loro sito web in Russia in virtù dell'accanimento di un pugno di giudici un po' razzisti. Ne dà notizia lo stesso sito internet www.jw.org, sottolineando che la Russia è l'unico Paese al mondo ad aver bandito un sito in cui si fa senz'altro predicazione, ma su cui è veramente difficile trovare elementi di estremismo religioso o di istigazione a delinquere.
Temo sia proprio dei regimi oligarchici ed estremistici, come quello russo, accusare gli altri di ciò di cui potrebbero essere accusati loro. Un modo, come dire, per mettere le mani avanti.
Chi voglia approfondire, può farlo, sempre con spirito critico verso quel che legge, consultando un articolo dettagliato - e piuttosto equilibrato - pubblicato sullo stesso sito web dei Testimoni di Geova, all'indirizzo http://www.jw.org/it/news/sviluppi-legali/per-area/russia/blocco-sito-jw-org/
Io, che ho un approccio decisamente marxista nei confronti della religione, mi sono fatto una simpatica chiacchierata sabato mattina con una coppia di simpatici Testimoni di Geova mentre verniciavo il cancello della casa editrice (che è una delle mansioni dei direttori editoriali di questi bui anni, forse tra le più piacevoli). Una volta di più, non li ho trovati estremisti e non hanno minimamente tentato di convertirmi, anche perché sono non convertibile, visto quanto sopra e visto il mio testardo e insopprimibile approccio agnostico alla vita.
Si sappia che in Europa c'è un Paese, la Russia, attenta ai diritti di tutti, nel senso che è attenta ad annientarli senza pietà, dopo averli messi bene a fuoco nel mirino. Si sappia che in questo Paese si disputeranno i Mondiali di calcio del 2018 e che scaldiamo i nostri termosifoni in inverno grazie al loro gas. Diamo tanti soldi e tanto credito a un Paese oligarchico e del tutto disattento ai diritti di ogni minoranza - giornalisti, opposizione politica, associazioni per il rispetto dei diritti umani, omosessuali, minoranze etniche, Testimoni di Geova e altre minoranze religiose, etc. - che non sia la minoranza di oligarchi che detiene bulimicamente il potere politico ed economico.
In bocca al lupo a tutte le minoranze che vivono in Russia, Testimoni di Geova inclusi. E l'augurio che i Mondiali del 2018 siano un sincero flop.