giovedì 15 maggio 2014

L’eccellente allenatore Susic: “La nazionale bosniaca va ai Mondiali in Brasile per unire il popolo”


La nazionale della Bosnia Erzegovina sta cominciando la preparazione per i Mondiali di calcio in Brasile e in un’intervista alla testata World Sport il commissario tecnico bosniaco, l’ex ottimo calciatore nato a Zavidovici nel 1955, Safet Susic, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “La Bosnia Erzegovina è lacerata da anni di guerra e da gravi difficoltà economiche. Noi vogliamo unire il nostro popolo. È straordinario vedere gente appartenente a diversi gruppi nazionali venire assieme a tifare per i colori della nostra nazionale. Andiamo in Brasile e facciamo tutti bene per il futuro del nostro Paese”.
Susic, oltre che ottimo allenatore, con queste parole ha dimostrato d’essere  un uomo estremamente intelligente. Ha forse messo in discussione il suo futuro alla guida della nazionale bosniaca, perché le sue parole non piaceranno ai nazionalisti dei tre grandi schieramenti – musulmani bosniaci, serbo-bosniaci, croato-bosniaci, sempre divisi ma assolutamente uniti quando c’è da arricchirsi ai danni del loro concittadini – ma ha reso, prima con la qualificazione in Brasile e ora con queste parole, un grande servizio al suo Paese e al suo popolo, che in larga maggioranza la pensa come lui. Bravo Susic!
E se, invece che a Vladimir Putin – il cui accostamento al termine “pace” rappresenta un tragico ossimoro – qualcuno cominciasse a pensare di candidare al Nobel per la Pace un grande uomo di sport…?