È salito ad almeno 77 il numero delle vittime
conteggiate dalle autorità di Bosnia, Serbia e Croazia in seguito alle
alluvioni che a metà maggio hanno colpito la regione balcanica. È stata la
Serbia a subire il maggior numero di morti, ben 51 secondo i dati diffusi dal
governo di Belgrado, tra i quali un vigile del fuoco. Due dovrebbero essere le
vittime croate e almeno 26 quelle bosniache, tutte nella Bosnia centrale e orientale,
sebbene alcune fonti parlino di 30 deceduti.
Continua intanto a essere presente il pericolo frane e
quello mine, quest’ultimo nella sola Bosnia. Il Paese è ancora ricoperto d’acqua
per circa il 40 per cento della sua estensione mentre il fiume Sava, a causa
delle permanenti cattive condizioni meteorologiche, continua a rappresentare
una minaccia molto seria.