martedì 3 giugno 2014

Alluvione in Bosnia, un modo intelligente per aiutare la Cooperativa Insieme di Bratunac e mille famiglie


La rivista Confronti, nell’ambito del progetto L’altra viaDal conflitto alla ricostruzione: strategie al femminile, lancia una campagna di raccolta fondi a sostegno della Cooperativa Insieme di Bratunac, comune che sorge sulla riva occidentale del fiume Drina, al confine tra la Bosnia Erzegovina e la Serbia, a pochi chilometri da Srebrenica. L’alluvione che ha colpito la Bosnia Erzegovina e la Serbia a metà maggio ha causato la rottura degli argini delle Drina e di altri fiumi minori, colpendo gravemente le aziende agricole presenti sul territorio e, tra queste, la Cooperativa Insieme. Da una parte, le coltivazioni di piccoli frutti che hanno sede in pianura sono state sommerse dall’acqua; dall’altra, i magazzini e gli stessi uffici della cooperativa hanno subìto danni.
I soci della cooperativa Insieme – per metà bosniaci musulmani e per metà serbo bosniaci, per un totale ci circa mille famiglie piccole produttrici, che vivono esclusivamente del prodotto dei loro campi – si stanno mobilitando in prima persona, portando soccorso alle famiglie che hanno perso tutto e hanno bisogno di beni di prima necessità e distribuendo agli alluvionati i prodotti in magazzino.
Questo può sembrare una storia di normale solidarietà nell’emergenza, ma riconquistare la normalità, in quel contesto, non era affatto scontato e quindi assume un valore straordinario ed esemplare.
“Nonostante il dolore e le preoccupazioni per il futuro di tutti, in questi giorni mi sono sentita orgogliosa di essere nata in questo Paese. Se rimaniamo insieme, possiamo farcela”, ha detto Rada Zarkovic, presidente della Cooperativa.
In questo momento i soci della Cooperativa hanno bisogno di aiuto. Il sistema di sostegno ai produttori (in maggioranza profughi vittime di pulizia etnica, rientrati a casa dopo la guerra) prevede che la cooperativa anticipi i costi della concimazione, come a suo tempo della distribuzione delle piantine, che vengono offerti in micro-credito da scontare con la frutta prodotta. In assenza di una politica adeguata di credito agricolo, la cooperativa anticipa denaro comprando i piccoli frutti prima che siano prodotti. Un evento di questo tipo rappresenta un colpo durissimo per la cooperativa, costretta a chiedere prestiti alle banche a tassi d’usura.
Confronti ha aperto un conto Paypal dedicato alla campagna di raccolta fondi, cui è stato dato il nome Insiemecontrolalluvione”
Tutti i fondi raccolti attraverso questo canale verranno versati da Confronti sul conto corrente bancario della Cooperativa Insieme. Il saldo sarà periodicamente riportato sul sito internet.
La strada maestra per aiutare la cooperativa a resistere è sempre e comunque, in modo assolutamente prioritario, quella di SOSTENERE LE VENDITE dei prodotti  (confetture extra di piccoli frutti, confetture e succhi bio)Confronti fa appello a tutti gli amici e le amiche che conoscono i “frutti di pace” di farsi promotori per sostenere le vendite. Nella consapevolezza che acquistare questi prodotti di alta qualità regala a chi li prova un grande valore aggiunto: la sensazione piacevole di essere nel giusto acquistandoli.

Per chi vuole donare attraveros c/c postale:
Versamento su C/C postale n. 61288007
intestato a: COOP. COM-NUOVI TEMPI S.R.L., via Firenze 38-00184 ROMA
IBAN IT74N0760103200000061288007
CAUSALE: Insieme contro l’alluvione
 Per chi preferisce, invece che donare, aiutare acquistando i prodotti della Cooperativa Insieme:

Di mio ci tengo ad aggiungere che la Cooperativa Insieme fa da anni un lavoro splendido e che la rivista Confronti è serissima. Anche con poco, aiutare si può (sempre)!