Il
Consiglio d’Europa ha preso questa decisione in seguito alla mancata adozione –
ripetutamente sollecitata in sede europea – di apposite leggi contro il riciclaggio
del denaro sporco e il finanziamento del terrorismo. La Bosnia Erzegovina, come
quasi tutti gli altri Paesi dello spazio ex jugoslavo – è da anni nelle mani
delle mafie che lavano principalmente nel settore bancario e in quello
immobiliare il denaro sporco frutto di commerci e attività illecite.
Questa
decisione del Consiglio d’Europa è, per la Bosnia, una vera mazzata,
soprattutto ma non esclusivamente a causa della tragedia dell’alluvione di metà
maggio. Può essere revocata in seguito all’adozione e all’entrata in vigore di
una buona legge ad hoc. Ma da mesi il parlamento bosniaco – che non brilla
certo per la capacità di produrre buone leggi… – non riesce a trovare uno
straccio d’accordo su una legge in discussione, oggetto di veti incrociati.
Per
chi voglia approfondire la questione, consiglio la lettura del mio Bosnia Express.