Mentre vedo l’Olanda giocare, divertendo e
divertendosi, ai Mondiali di calcio, penso alla pena che hanno passato per 18
anni i familiari di Rizo Mustafic e il padre e il fratello di Hasan Nuhanovic,
l’interprete dei “peacekeeper” (virgolette d’obbligo) olandesi a Srebrenica.
Morirono, quei tre uomini, perché allontanati dalla zona “protetta” dai caschi
blu olandesi. Una pena lunga 18 anni, prima che il 6 settembre 2013 la Corte di
Cassazione di Amsterdam giudicasse lo Stato olandese responsabile della loro
morte. Una pena appena mitigata da quella minuscola manciata di giustizia.
Portavoce e Direttore dell'Ufficio Comunicazione
Amnesty International - Sezione Italiana