lunedì 30 giugno 2014

Srebrenica, 19 anni dopo – pensieri per l’anniversario: Angelo Lallo

A Srebrenica oltre la siepe c’è il grande buio che alberga nel cuore delle donne che non hanno ancora rielaborato la loro tragedia, in quanto è estremamente difficile convivere nella stessa zona, e spesso nella stessa strada, con i massacratori dei propri mariti e dei figli. Non si può accettare di vivere a contatto, attimo per attimo, con i criminali che hanno ammazzato la loro ragione di vita o che sono gli autori degli stupri. A Srebrenica non è ancora iniziata la lunga fase della rielaborazione del lutto perché in moltissimi casi non c’è una tomba su cui piangere per la precisa volontà dei serbo-bosniaci di disperdere i resti delle fosse comuni in una miriade di altre fosse, rendendo impossibile il riconoscimento utilizzando la provata prassi nazista di occultare le prove.

Angelo Lallo
Scrittore, storico