sabato 28 giugno 2014

Srebrenica, 19 anni dopo – pensieri per l’anniversario: Fadila Memišević


L’11 luglio 1995 è cominciato il più grande macello della popolazione civile in Europa dopo la seconda guerra mondiale e il più grande calvario dei bosgnacchi nella loro storia. In otto giorni (11-19 luglio 1995) nonostante la presenza dell’Unprofor, i militari di Mladić uccisero più di ottomila civili, fra cui anche bambini di dieci anni, donne e vecchi. Oltre tremila uomini erano stati uccisi subito dopo il rastrellamento nella base dell’Onu a Potočari; gli altri furono giustiziati con esecuzioni di massa dopo la cattura. I corpi venivano buttati nelle fosse comuni, ricoperti di terra con l’obiettivo di distruggere le prove del genocidio. Srebrenica è l’umiliazione più terribile dell’Occidente dopo la fine della seconda guerra mondiale.

Fadila Memišević
Presidente dell’Associazione per i Popoli Minacciati della Bosnia Erzegovina