giovedì 29 maggio 2014

Ospedali psichiatrici giudiziari, la Camera approva la legge per loro superamento e chiusura


Dopo il voto positivo del Senato, mercoledì 28 maggio 2014 la Camera dei Deputati del Parlamento italiano ha dato il via libera alla conversione in legge, con modifiche, del D.L. 52/2014, sulla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari (Opg).
La nuova legge stabilisce che di norma devono essere adottate dai magistrati misure alternative allinternamento negli Opg e che la pericolosità sociale non può essere dichiarata, o confermata, solo perché la persona è emarginata, priva di sostegni economici o non è stata presa in carico dai servizi socio-sanitari. Inoltre, il testo approvato dalla Camera pone limiti precisi alle proroghe della misura di sicurezza allorigine dei tantissimi “ergastoli bianchi” – come vengono definiti gli internamenti negli Opg, poiché non di rado chi finisce in queste istituzioni totali viene dimenticato e non ne esce più – stabilendo che la permanenza della persona all’interno della struttura non può essere superiore alla durata della pena per il reato commesso. La legge, infine, obbliga le regioni a presentare entro 45 giorni dall’internamento i progetti terapeutico-riabilitativi individuali per le internate e gli internati, per consentire le loro dimissioni attraverso la presa in carico da parte dei servizi socio-sanitari.
Ora è quindi responsabilità delle regioni andare oltre i progetti sulle REMS (i mini Opg regionali) per renderle quantomeno residuali, utilizzando i finanziamenti per potenziare i servizi delle Asl.
“La legge va applicata bene, per scongiurare ulteriori proroghe, fuori da logiche manicomiali e difensive. – si legge in una nota diffusa dal Comitato nazionale stopOPG – Perciò si deve mettere al centro la persona: con una presa in carico globale da parte dei servizi pubblici, all'interno di una collaborazione e integrazione tra i Dipartimenti di Salute Mentale, i Servizi per le Dipendenze, i Servizi Sociali, eccetera – che devono occuparsi di cura e non di custodia – e vanno attivate relazioni stabili con la magistratura, per offrire Progetti Terapeutico-Riabilitativi Individuali appropriati. Perciò il ‘fronte della mobilitazione’ si sposta nelle regioni e nei territori e riguarda il diritto alla salute mentale di tutte e di tutti”.
Il Comitato nazionale stopOPG si dichiara in ogni caso “soddisfatto per una legge che, pur non sciogliendo i nodi  giuridici che sostengono l'Opg (in primo luogo la modifica del codice penale per abolire definitivamente il doppio binario e listituto della misura di sicurezza in Opg), ha certamente migliorato lattuale normativa”.
Ricordo che Infinito edizioni ha appena pubblicato, in materia di opg, uno splendido libro dello storico Angelo Lallo, dal titolo “MALA DIES. L’inferno degli ospedali psichiatrici giudiziari e delleistituzioni totali in Italia”, la cui lettura consiglio vivamente.