martedì 1 dicembre 2015

Cop21 a Parigi: poche parole, un bel libro e una grande canzone

Il pericolo serio, serissimo, è che si vada incontro a uno sconvolgimento climatico che potrebbe generare molti danni e molti lutti. La causa di tutto questo sono le emissioni inquinanti umane, in costante crescita nonostante il Protocollo di Kyoto preveda esattamente il contrario. Siamo a quota 32,2 miliardi di tonnellate annue di Co2 immesse nell’atmosfera. Un vero suicidio di massa dell’umanità.
Nei prossimi anni la temperatura terrestre potrebbe crescere di due, forse anche tre gradi, con conseguenze tragiche legate allo scioglimento dei ghiacciai montani e dei due poli, all’innalzamento del livello dei mari e all’erosione delle coste, all’impazzimento del tempo meteorologico. E all’aumento esponenziale del numero di migranti per questioni economiche e ambientali. Ci ostiniamo a non volercene rendere conto, ma i profughi per questioni ambientali sono in costante aumento.
Siamo arrivati alla ventunesima Conferenza sul clima, la Cop21, in svolgimento a Parigi. A parole i potenti sono tutti d’accordo, ma è dal 1997, dal Protocollo di Kyoto, che tutti poi si rimangiano la parola, rimandano, prendono tempo e tengono chiuso il borsellino che contiene i soldi necessari a salvare il pianeta. Non c’è, infatti, solo in gioco la riconversione delle attività inquinanti dei Paese sviluppati – quelle che adoperano i combustibili fossili – ma anche una scommessa di sviluppo “verde” per i Paesi più arretrati, che oggi seguono il modello occidentale per perseguire un sogno di sviluppo che sarà sempre e comunque per pochi. Perché non sostenibile a livello planetario, anche e soprattutto per la limitatezza delle risorse disponibili, oltre che per il loro impatto sull’ambiente. La “green revolution” non sarebbe solo un toccasana per il pianeta in quanto complesso e unico organismo vivente composto da milioni di miliardi di organismi viventi, ma lo sarebbe per l’economia, poiché l’investimento di centinaia di trilioni di dollari in un nuovo modello di sviluppo creerebbe un numero impressionante di posti di lavoro e salverebbe la vita a milioni di esseri umani oggi tagliati fuori da ogni refolo di benessere.
Difficile dire che cosa accadrà da oggi all’11 dicembre, giorno in cui si chiuderà la Cop21. Non c’è da essere ottimisti, ma a volte anche i miracoli possono accadere e persino i peggiori idioti, tra i governanti e tra i loro sponsor lobbisti, possono cominciare a ragionare. Non è mai troppo tardi.
Come casa editrice abbiamo pensato di creare un’agile guida al Cop21 e ai danni provocati dalle attività umane al pianeta. Ve la consigliamo vivamente: è molto approfondita, di facilissima lettura, agile e a un prezzo popolare, appositamente pensata per l’occasione. Si tratta di LA SFIDA DI OGGI. IL CAMBIAMENTO CLIMATICO E IL RAPPORTO TRAUOMO E NATURA del biologo Andrea Merusi, acquistabile sui migliori store online e sul nostro sito web a questo indirizzo: http://www.infinitoedizioni.it/eprodotto.php?tid=167&usd=3
A tutte le persone di buona volontà, preoccupate per il destino del nostro pianeta, regaliamo invece quattro minuti magnifici di musica, perfettamente in tema: PANDORA’S LULLABY, per la voce unica di Marian Gold: https://www.youtube.com/watch?v=TfXhwZgZ1YM
Bene sarebbe prendersi quattro minuti per sé e leggere anche le parole del pezzo, registrato dagli Alphaville nel disco “Salvation” nel 1997:

So you hugged the globe
Now it's whirling too fast
I really got no hope to hang on to the past
The train has departed, the toxins have started
To accounce that none will last
I cower in the gutter of a world that's not so near
And I listen to their mutters that are spinning through the air
The words unspoken, the promises broken
And the ones who really care
I'm the watcher of the scene
I see our shadows on the screen
And when the subway brakes to preserve some suicidal bee
I stop to breathe for a while
Maybe it was me
This is the world gliding by
Like the driftwood beams
On a lifetime's stream
The instant fundamental sky for Pandora's Lullaby
I see distored faces coined like gold
And in their wrinkles programs that commercial gurus told
A watermark against a spark
Umbrellas that they hold
I'm gliding in the distance and watch the world go by
An orbit full of questions, a perforated sky
Buy I just sit and wonder a bit that tehy never wonder why

Buona lettura e buon ascolto!