La Malesia,
strani commerci, 350.000 euro di carburante diesel (circa 900.000 litri), un
ammutinamento e, dulcis in fundo, i
pirati: questo gli ingredienti di un piccolo mistero estivo, già quasi risolto –
ma non del tutto – nelle acque tra Malesia e Indonesia.
In un
primo momento si pensava che fossero stati i temibili pirati malesi ad
abbordare la Vier Harmoni, lo scorso
16 agosto. Quindici anni fa, ai tempi del viaggio malese che ha ispirato la
scrittura di EDEN. IL PARADISO PUÒ UCCIDERE,
i pirati malesi figuravano spesso sulle prime pagine dei giornali di tutto il
mondo per i loro abbordaggi, i sequestri, i furti sempre più avventurosi e non
poche violenze. Quando rientrai dalla Malesia ne uscirono fuori alcuni articoli
che determinarono le proteste dell’ente del turismo malese. E i pirati, in
qualche modo, entrarono anche in EDEN.
Ora
pare che una comunicazione via radio del capitano della Vier Harmoni (la quale nave, non è chiaro se avesse a bordo
personale armato a protezione) con le autorità malesi abbia sollevato da ogni
responsabilità i pirati, addossandole invece all’equipaggio, una decina appena di
marinai indonesiani, che avrebbe dirottato la nave verso l’isola indonesiana di
Batam, a sud di Singapore, per via di una non meglio chiarita disputa con l’armatore.
Vedremo
come finirà il piccolo giallo estivo, ma intanto tre cose sembrano chiare: che
una quantità enorme di inquinante carburante diesel vaga nell’oceano a bordo di
una nave il cui equipaggio potrebbe essersi ammutinato (ma non si hanno al
momento notizie di scontri o di feriti); che i pirati malesi non sono mai stati
sconfitti, sono ancora sulla breccia e fanno paura; che, in attesa di sapere
come andrà a finire questa curiosa vicenda, sarà bene trascorrere il tempo
leggendo EDEN. IL PARADISO PUÒ UCCIDERE,
la miglior lettura possibile per l’estate… e per l’avventura in chiave malese!