“Facciamo tutti di più per i rifugiati”,
è l’appello di Barack Obama ieri nel suo ultimo discorso davanti all’Assemblea
delle Nazioni Unite riunita sul tema dei rifugiati e dei migranti. “In 50 Paesi
raddoppierà il numero dei rifugiati accolti, saranno 360mila il prossimo anno”,
continua Obama. L’appello del presidente Usa ha il sapore amaro della
sconfitta, sostiene Amnesty International, secondo cui il vertice delle Nazioni
Unite appena concluso rappresenta un'opportunità sprecata per affrontare la
crisi globale dei rifugiati che colpisce milioni di persone tra le più
vulnerabili al mondo.
"Di fronte alla peggiore crisi dei
rifugiati da 70 anni a questa parte, i leader mondiali stanno mostrando uno sconvolgente disprezzo per i
diritti umani di persone costrette a lasciare le loro case a causa dei
conflitti o della persecuzione. Il vertice delle Nazioni Unite – ha dichiarato
Salil Shetty, segretario generale di Amnesty International – rappresenta un
vergognoso fallimento ed è improbabile che l'appello del presidente Obama
rimetta insieme i pezzi".
Inizialmente il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, aveva proposto un Global compact sui rifugiati che avrebbe impegnato i governi ad accogliere ogni anno il 10% dei rifugiati del mondo, ma gli Stati membri hanno svuotato la proposta di ogni contenuto, facendo in modo che non contenesse alcun obbligo ad accogliere un determinato numero di persone.
In ogni caso, continua la denuncia di Amnesty International, il Global compact sui rifugiati non verrà discusso prima del 2018. Al suo posto, gli Stati membri hanno redatto la "Dichiarazione di New York", contenente impegni simbolici e priva di riferimenti a una reale condivisione delle responsabilità.
Inizialmente il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, aveva proposto un Global compact sui rifugiati che avrebbe impegnato i governi ad accogliere ogni anno il 10% dei rifugiati del mondo, ma gli Stati membri hanno svuotato la proposta di ogni contenuto, facendo in modo che non contenesse alcun obbligo ad accogliere un determinato numero di persone.
In ogni caso, continua la denuncia di Amnesty International, il Global compact sui rifugiati non verrà discusso prima del 2018. Al suo posto, gli Stati membri hanno redatto la "Dichiarazione di New York", contenente impegni simbolici e priva di riferimenti a una reale condivisione delle responsabilità.
"I
leader mondiali hanno completamente fallito nell'accettare una proposta
destinata a proteggere i 21 milioni di rifugiati (dati dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati), tra i
quali si trovano le persone in peggiori condizioni di vulnerabilità del mondo
intero. Ma quando i leader mondiali
vengono meno alle loro responsabilità, le persone di buona coscienza passano
all'azione. Il cambiamento parte da tre
parole: accogliamo i rifugiati" - ha concluso Shetty.
Nel Rapporto 2015-2016. La
situazione dei Diritti Umani nel Mondo,
che contiene le principali
preoccupazioni e le richieste di Amnesty International, è posta grande
attenzione al tema dei rifugiati.