La Vervoot, nei giorni d’esordio dell’Olimpiade
brasiliana, si raccontava alla stampa svelando di aver firmato, già dal 2008,
tutta la documentazione necessaria per la sua eutanasia ma, come chiosa ora,
“vedete? È il 2016 e ho vinto una medaglia”, l’argento nei 400 metri in
carrozzina.
In un futuro, forse lontano, Marieke prenderà
la sua decisione; ora, con la volontà più forte del suo corpo, sogna di provare il volo acrobatico e il
paracadutismo, volare su un jet F16, aprire un museo, competere in una gara di
rally e molto altro. Brava Marieke, figlia di un Paese più civile del nostro, almeno in materia di dibattito e di leggi sulla vita e sulla fine della vita.
Un
tema delicato e complesso, quello dell’eutanasia, di cui ha parlato con affetto
e forza l’antropologa belga Pat Patfoort nel libro dedicato alla madre dal
titolo Mamma viene a morire da noi domenica (Infinito edizioni, 2016).