Alla
fine dell’ennesima rassegna-fiera-festival del libro (nello specifico quella di
Chiari, giunta alla sua XIV edizione, e alla quale auguriamo lunga vita),
torniamo con nuovi aneddoti direttamente dal mondo dell’editoria.
La
palma della migliore questa volta se l’è aggiudicata una signora che, dopo
essersi sperticata in complimenti per i 110 titoli esposti allo stand, ha chiosato con un: “Peccato che
non abbiate nulla sulla poesia contemporanea del martirio, sennò l’avrei subito
comprato…”. L’eco della sorpresa non è ancora svanito.
Secondo
posto a una ragazza con indosso una dozzina di chili di piercing e borchie che, dopo aver testualmente detto: “Io leggo solo
libri dark e dell’orrore”, ha
comprato “Fusa e parole” di Lucilio Santoni, che davvero nulla ha di dark, se si voglia magari fare eccezione
per il pelo di qualche gatto di cui, splendidamente, si parla all’interno del
libro.
Terzi
a pari merito tre uomini, due per aver definito “un pilota di Formula 1” il
nostro olimpionico di sci Giuliano Razzoli, di cui esponevamo “Vai Razzo,
veloce e feroce!”, e un terzo per aver testualmente detto, davanti al libro “Frank
Chamizo. La rivoluzione della lotta”: “Questi cestisti americani ormai ci hanno
invasi…!”. La teoria del leghismo applicata alla Nba, se non fosse che Chamizo
è un campione di lotta italo-cubano…
In
passato, in effetti, ci è divertiti di più. Restano nella storia almeno tre
episodi. Il primo è quello dell’uomo, a Torino, al Salone del libro di qualche
anno fa, che punta il collega Luca Burei di Edizioni Estemporanee e gli fa: “Ah,
proprio lei cercavo: voglio proprio comprare il suo bellissimo libro sui treni!”.
Luca lo guarda sconsolato e risponde: “…Ma io non ho mai pubblicato libri sui
treni…”. “Ah, che sciocco – replica quello, convinto – ma certo! È un gran bel
libro sui trenini…!”.
Poi c’è
la signora, lo scorso anno, ancora a Chiari, che si avvicina allo stand e dice:
“Mi dà una copia del vostro libro sulle lumache, per favore…?”. La guardo
perplesso e le chiedo: “…Intende, “La lumaca e il tamburo” di Paolo Vittone,
con Paolo Rumiz…?”. “No no, fa lei: sono qui per comprare tutti i libri, i
giochi e i pupazzi sulle lumache… sa, il mio nipotino legge e gioca solo con
quelli…”.
Infine,
nel caldo torrido di un maggio in piazza a Rovigo, una biondona da urlo con
minigonna e canottierina molto attillata che si avvicina allo stand, mi guarda e fa: “Hai una Bibbia?”. “Una che…?”. “Voglio comprare
una Bibbia!”. “…Ma io non stampo Bibbie…”. “Peccato…!”, e si allontana
nel caldo umido di un pomeriggio che resterà nella leggenda…