Tengo particolarmente a invitare chiunque sia interessato e in zona ai due incontri organizzati dall'Associazione Differenza Maternità e da UDI Modena, in collaborazione con l'assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Modena. Due incontri interamente dedicati alle donne della Bosnia Erzegovina, la vera linfa - e la vera e forse unica speranza - di quella terra. E forse anche della nostra.
"Bosnia express" è un progetto che prende nome dal mio omonimo e fortunatissimo libro di qualche anno fa e che parte dall’idea di continuità della violenza di genere sulle donne, dal riconoscimento dello stupro etnico come arma di guerra e distruzione. Le esperienze di resistenza pacifica delle donne bosniache possono e devono essere un modello per pensare nuove forme di convivenza, da valorizzare, per prevenire il sorgere di nuove conflittualità nazionali o etniche, tutte patriarcali. Le vittime di stupro furono, sono e saranno donne. Donne imprigionate in egemonie maschili. Il progetto intende creare un ponte tra le associazioni femminili e donne attive nel territorio della provincia di Modena e associazioni femminili e donne attive nei territori della Bosnia Erzegovina.
Vi propongo di scaricare e leggere le due parti del pieghevole realizzato da Differenza Maternità e da UDI Modena e stampato grazie all'assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Modena, e di fare in modo di esserci per partecipare attivamente a una discussione propositiva e pregna di prospettive per il futuro.
Ci vediamo a Modena, a cominciare da questo sabato, 4 marzo, alle 18,00, presso la prestigiosa Sala Oratorio del Palazzo dei Musei, Viale Vittorio Veneto, 5, Modena.
Ringraziamo Mario Boccia per le immagini gentilmente messe a disposizione, raffiguranti donne di Bratunac parte della cooperativa Insieme, uno dei più bei progetti al femminile della Bosnia Erzegovina del dopoguerra.