Sono 175 le bare verdi che il prossimo 11
luglio 2014 saranno sepolte nel memoriale di Potočari, località a circa cinque
chilometri da Srebrenica in cui sorge il memoriale dedicato alle vittime del
genocidio di Srebrenica, che tra l’11 e il 16 luglio 1995 ha visto torturare e
uccidere 10.701 musulmani bosniaci a opera dei serbo-bosniaci comandati da
Ratko Mladić e della soldataglia paramilitare serba. Le vittime sono state poi
inumate in fosse comuni primarie, secondarie e terziarie.
Il prossimo 11 luglio, diciannovesimo
anniversario del genocidio di Srebrenica, tra i 175 sepolti vi saranno anche i
resti di tredici minori, d’età compresa tra i 14 e i 17 anni. I genocidi
guidati da Mladić assassinarono, infatti, maschi musulmani bosniaci d’età
compresa tra 12 e 76 anni, oltre a un piccolo numero di giovani donne, molte
delle quali violentate prima d’essere uccise e gettate nelle fosse comuni.
Con la cerimonia d’inumazione del prossimo
11 luglio salirà a 6.066 il numero delle vittime del genocidio recuperate dalle
fosse comuni, rese alle famiglie e inumate a Potočari. Il lavoro da fare è
ancora molto. Intanto, giustizia mai è stata fatta per questo atroce crimine.