
"Il
Brasile ha perso la più importante medaglia di Rio 2016: diventare campione dei
diritti umani", ha dichiarato Atila Roque, direttore generale di Amnesty
International Brasile.
Secondo
l'organizzazione per i diritti umani, a Rio de Janeiro durante lo svolgimento
delle Olimpiadi sono state uccise almeno otto persone nel corso di operazioni
di polizia e manifestazioni pacifiche sono state duramente represse.
"Le
autorità brasiliane hanno perso un'occasione d'oro per dare seguito alla
promessa di adottare politiche in materia di sicurezza che avrebbero reso Rio
una città sicura per tutti. L'unico modo per rimediare ai molti errori commessi
durante le Olimpiadi è quello di assicurare indagini efficaci sulle uccisioni e
sulle altre violazioni dei diritti umani commesse dalle forze di polizia e
assicurare i responsabili alla giustizia”, ha aggiunto Roque.
Nel
2016 le uccisioni ad opera della polizia sono aumentate di mese in mese mentre
Rio si preparava a dare il benvenuto al mondo.
Secondo
l'Istituto per la pubblica sicurezza dello stato di Rio de Janeiro, in città la
polizia ha ucciso 35 persone ad aprile, 40 a maggio e 49 a giugno, con una
media sempre superiore a un omicidio al giorno.