martedì 31 maggio 2016

Burundi, la terra del dolore e del silenzio

Infinito edizioni - novità in libreria
  
di Maria Ollari
Introduzione di Marco Deriu

Guerra, intrighi e sangue sconvolgono il Burundi da decenni. Dal colpo di stato militare del 31 ottobre 1993 il Paese africano non conosce pace e i ripetuti massacri su base etnica hanno provocato almeno 50.000 morti e la fuga di centinaia di migliaia di persone. Tra costoro, l’ex ministro Jean-Marie Ngendahayo, politico discendente dalla famiglia reale burundese che intreccia una profonda relazione affettiva con l’autrice del libro e combatte per la democrazia. Sullo sfondo, missionari coraggiosi, violenze contro i più deboli, trame e incomprensioni che portano fino a oggi, con le fiamme tornate a bruciare il Burundi.
“Un futuro migliore arriverà sicuramente per questo popolo, ma passando ancora attraverso ingiustizie indicibili, orrori inenarrabili, speranze tarpate. Arriverà perché questa terra di dolore e di troppo silenzio è capace di resistenza strenua ed è al tempo stesso aperta al perdono e alla riconciliazione”. (dalla prefazione di un missionario attivo in Burundi)
Questo libro è un’occasione. Non solo per il Burundi e i burundesi, ma anche per noi lettori italiani o europei. Un’occasione per interrogarci sul­la nostra storia passata e sul presente. Ancora una volta oggi il Burundi è sotto il terrore e la repressione di regime e vive sull’orlo di una guerra civile. La storia ci insegna che i più grandi crimini sono resi possibili dai grandi silenzi. Così molto di quel che succederà dipenderà dall’attenzio­ne e dalla reazione della comunità internazionale. Un popolo intero vive e cammina a ridosso di un precipizio. Sta a noi cercare il modo di tendere una mano. (Marco Deriu)

Con il patrocinio di Ampelos onlus

L’autrice
Maria Ollari (Parma, 1955), infermiera professionale e sociologa, lavora e viaggia in Africa dal 1974 e conosce il Burundi dal 1976. Per anni collaboratrice della rivista AlfaZeta sulle tematiche relative al Burundi, è stata più volte inviata nel Paese africano come formatrice e consulente, tra gli altri per la Caritas Ambrosiana. Ha insegnato religione cattolica in istituti di scuola secondaria superiore. Attualmente svolge l’attività di formatrice in ambito relazionale per il volontariato e nel settore sanitario ed educativo.