Il
10 ottobre è una data importante nell’elenco delle ricorrenze da celebrare,
infatti in questo giorno cadono due eventi significativi.
Il
primo è la Giornata Mondiale contro la
pena di morte, che ha iniziato a essere ricordata nel 2003. L'evento venne
promosso dalla Coalizione Mondiale Contro la Pena di Morte, che riunisce
organizzazioni non governative internazionali, ordini degli avvocati, sindacati
e governi locali di tutto il mondo.
Nel
nostro Paese l’abolizione della pena di morte era stata prevista già nel 1889
durante il Regno d’Italia, ma la pena capitale fu poi reintrodotta sotto il
regime fascista. L’ultima esecuzione avvenne nel 1947, e la pena di morte fu abolita
dalla Costituzione nel 1948 e, soltanto nel 1994, anche dal codice militare. Il
nostro Paese, comunque, non è il fanalino di coda in Europa: la Città del
Vaticano la rimuove dalla Legge fondamentale soltanto nel 2001, mentre la
Francia la abolisce nel 1981, ma la esclude esplicitamente dalla Costituzione nei primi mesi
del 2007. Il motivo di tale intervento ha lo scopo di rendere più difficile un
suo eventuale reinserimento nel codice penale: infatti il leader di
estrema destra Jean Marie Le Pen aveva proposto di reintegrarla sia nel 1994, a
seguito di gravi fatti di sangue e nel 2004 per gli atti terroristici.
Attualmente
la pena capitale è ancora applicata in 68 Paesi al mondo: ci sono diverse
associazioni che lottano contro l’abolizione totale, tra le prime Amnesty International, che ha
patrocinato il lavoro, composto da un libro e un dvd di e con Marco Cortesi dal
titolo L’Esecutore.
Ancora sul tema della pena di morte segnaliamo il
Rapporto 2015-2016. La situazione dei Diritti Umani nel mondo, in cui
Amnesty International documenta la
situazione dei diritti umani in 160 Paesi e territori durante il 2015, segnalando
quei Paesi dove è ancora in vigore o dove è stata recentemente introdotta per
punire dei reati.
Il
10 ottobre si ricorda anche la Giornata
mondiale per la salute mentale, appuntamento attraverso
il quale l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) intende sensibilizzare
sui diritti, le cure, l’integrazione delle persone con disagi psichici.
Nel mondo
attualmente migliaia di persone con problemi legati alla propria salute mentale
vivono in condizioni di privazione, di stigmatizzazione e sono soggette ad
abusi fisici ed emotivi. È su questi allarmi che si concentra quindi l’Oms
invitando istituzioni e società a impegnarsi nel diritto e in politiche attive
e che comportino rispetto e inclusione. Su
questo argomento segnaliamo la lettura dell’attualissimo libro di Angelo Lallo
dal titolo Mala Dies. L'inferno degli ospedali
psichiatrici giudiziari e delle istituzioni totali in Italia