venerdì 5 giugno 2015

“Srebrenica. La giustizia negata”, un gran bel riscontro da Cuneo


Ricevo da un'affezionata e cara lettrice e con grande piacere pubblico!

Caro Luca,
ho finito di leggere  da mezz'ora il vostro libro e ho sentito il bisogno di scriverti subito, fresca fresca di emozioni...
Neanche a dirlo, anche questo libro mi è piaciuto molto:
- Mi è piaciuta molto la copertina, la sensazione è quella di "inghiottire un vetro rotto", un lento dolore che   penetra nella carne pensando a tutte queste persone uccise, trucidate, violate nei loro poveri resti con  lo spostamento in fosse comuni secondarie e terziarie, ma è la storia di Srebrenica, non ci sono parole o fotografie “carine” per descrivere un genocidio.
- Mi è piaciuta la scelta della struttura “a dialogo”  tra te e Noury.
- Mi sono piaciuti gli argomenti trattati, una serie di  approfondimenti importanti, come quando avete parlato del tribunale dell'Aja e altri approfondimenti “dovuti” e di cui tutti noi che amiamo la Bosnia e i suoi abitanti sentivamo veramente la necessità, come l'uso della parola genocidio per Srebrenica, il pericoloso messaggio di impunità per i carnefici, il puntualizzare i fatti realmente accaduti quando  pseudo giornalisti si schierano tra i negazionisti, gli spunti importanti sull’islamismo.
- Mi sono piaciute le citazioni delle associazioni e di coloro che hanno fatto e stanno facendo la differenza in uno stato allo sbando, non bisogna mai stancarsi di citarli come puntualmente fai tu.
È un libro emozionante che ti coinvolge dalle prime righe, meno di due giorni per leggerlo.
È anche un libro duro, ma non ci sono alternative...
Tutti dovrebbero leggerlo, è un libro che non può mancare nella propria libreria.
Bravi, bravi veramente, sarà sicuramente un libro che consiglierò agli amici più cari.
Un abbraccio, a presto!
Sabrina Micalizzi
Cuneo