lunedì 15 giugno 2015

“Srebrenica. La giustizia negata”, "un libro importante e unico"

Dieci anni dopo, SREBRENICA. I GIORNI DELLA VERGOGNA continua a essere, con mia grande soddisfazione, un testo di riferimento per lettori di ogni età ed estrazione. Oltre diecimila persone lo hanno acquistato e molte di più lo hanno letto. È una grande gioia, e lo è soprattutto in riferimento al fatto che quel lavoro aveva e ha lo scopo di gettare finalmente un po’ di luce su quanto accaduto a Srebrenica nel luglio del 1995 e che la sua attualità è determinata dall’ondata di negazionismo e di revisionismo che normalmente e squallidamente precede ogni anniversario del genocidio di Srebrenica. È questo il momento in cui, infatti, i criminali che hanno commesso quel genocidio, i loro accoliti, i fiancheggiatori e tutto il popolo degli estremisti ignoranti pasciuti a slogan elementari ma a effetto, tirano fuori il peggio di sé per negare ciò che non può essere negato.
Mi fa piacere allora pubblicare la mail di questa lettrice, perché vuol dire che il lavoro di chi, come me, vuole fare testimonianza e memoria, non è inutile, ma solo tanto lungo e paziente.

Ciao Luca,
volevo ringraziarti per aver scritto SREBRENICA. I GIORNI DELLA VERGOGNA. L’ho trovato un libro davvero importante, e unico. 
Oltre a confermare le tue grandi doti di illustrazione dei fatti, l’ho trovato uno dei pochi e rarissimi libri davvero esaustivi riguardo Srebrenica, che raccontino i fatti in modo veritiero e non di parte,
e trasmette poi tutta la tua passione e il legame che provi nei confronti di questo tema e delle persone che sono state coinvolte, purtroppo, in questa tragedia, coinvolgendo anche il lettore.
Ho avuto un sobbalzo quando hai menzionato la storia dell'olandese tornato a vivere a Srebrenica, in quanto proprio l'anno scorso (nella tavola calda vicino al minimarket nel centro della cittadina) credo di aver fatto la sua conoscenza. I miei compagni di viaggio negavano che potesse essere uno di QUEGLI olandesi, ma ora ne ho avuto quasi la conferma e rimango ancora più sbalordita/interdetta dalla sua scelta.
Con grande stima e affetto, ti ringrazio ancora di cuore.
A presto.
Giulia Pasqualin