Ricevo dall'ODEI, Osservatorio degli Editori Indipendenti, e volentieri diffondo affinché certe dinamiche siano note anch eal pubblico e non solo ai cosiddetti addetti ai lavori (anche perché, a mio avviso, i lettori sono di fatto addetti ai lavori esattamente quanto noi).
L’Aie
ha formalizzato la decisione di spostare la seconda edizione di Tempo di libri,
a Milano, dall’8 al 12 marzo 2018. Così mentre il neoeletto presidente, Ricardo
Franco Levi, parla di ricerca di unità fra gli editori, il primo atto della sua
presidenza risulta ostile verso Book Pride, la fiera dell’editoria
indipendente, già fissata da mesi fra il 23 e il 25 marzo negli spazi di BASE
Milano.
Non
può sfuggire a nessuno, infatti, che convocare, nella stessa città, un evento
editoriale dieci giorni prima di uno già esistente, e che celebrerà nel 2018 la
sua quarta edizione, corrisponde, né più né meno, che al tentativo di
cancellarlo.
L’Odei,
l’Osservatorio degli editori indipendenti, ricorda che, in un recente incontro
con lo stesso Levi e la presidente della Fabbrica del libro, Renata Gorgani,
dopo aver scartato l’idea di poter organizzare Book Pride all’interno di Tempo
di libri, aveva proposto ai rappresentanti di Aie di tenere la propria fiera in
autunno, dando vita così ad un appuntamento importante e potenzialmente davvero
rappresentativo di tutti gli editori italiani. Si è deciso diversamente.
Dispiace che, in un periodo ancora difficile per il libro e la lettura, non si
sia voluto cercare un confronto reale e risposte unitarie. Così, dopo il
deludente risultato riscontrato con la prima edizione, Tempo di libri cambia
tutto, ma si candida ancora una volta ad essere solo la fiera dei grandi gruppi
editoriali.
L’Odei
ribadisce la propria vocazione originaria di associazione che rappresenta l’editoria
indipendente italiana, vale a dire quella fascia di imprese piccole, medie o
grandi, non sottoposte al controllo di un gruppo editoriale, che non godono del
vantaggio di avere sotto la stessa proprietà una concentrazione di marchi
editoriali, società di distribuzione e/o catene di librerie. Sono gli
indipendenti, tuttavia, a fare in Italia ricerca e scouting di nuovi autori,
italiani e stranieri, su cui investono al fine di assicurare una produzione spesso
di alta o altissima qualità, alimentando l’intera filiera produttiva e
garantendo quel bene prezioso che è la bibliodiversità. E proprio per garantire
visibilità al lavoro dell’editoria indipendente, l’Odei invita gli oltre 200
editori che hanno partecipato all’edizione del 2017 di Book Pride e a tutti gli
altri editori indipendenti che l’anno precedente non erano presenti a
partecipare all’edizione 2018, per dare vita, ancora una volta, ad un
appuntamento ricco di partecipazione, di momenti di incontro con gli autori, di
confronto e di scambio fra i protagonisti della filiera editoriale, di
iniziative concrete per la promozione della lettura, nell’auspicio che Milano
si confermi come una città che dell’editoria accoglie tutte le sue molteplici manifestazioni.
ODEI, consiglio
direttivo