Višegrad, cittadina della Bosnia orientale, entra
dalla primavera del 1992 nel vivo del conflitto che costerà alla ex repubblica
jugoslava circa 120.000 morti, due milioni di sfollati interni e un milione e
mezzo di profughi. Il gruppo paramilitare delle Aquile bianche – guidato dai cugini Milan e Sredoje Lukić – tiene in ostaggio la città seminando terrore e
attuando una radicale pulizia
etnica ai danni della popolazione civile musulmano-bosniaca, che
costituisce circa il 64 per cento dei residenti.
Il 27 giugno vede protagonisti
ancora i cugini Lukić, in un
tremendo ripetersi di quanto avvenuto pochi giorni prima (il 14 giugno) a Pioniriska
ulica.
Ripercorriamo i fatti di quel terribile giorno
grazie all’attento lavoro di ricostruzione del giornalista Luca Leone nel libro
Višegrad. L’odio,
la morte, l’oblio.
“È il 27 giugno 1992, a Bikavac, un quartiere periferico
di Višegrad, i cugini Lukić si ripetono, non paghi. Amano giocare col fuoco,
così rinchiudono in una casa altri settanta musulmani circa, tra cui dei
neonati. Poi appiccano il fuoco col sistema di Pioniriska ulica. Secondo
alcune fonti, tutti sarebbero arsi vivi; secondo altre fonti, le vittime
sarebbero state almeno sessanta. Nello stesso giorno si ha notizia di almeno
cinque donne trasferite nell’hotel pubblico con terme annesse di Višegrad, il
famigerato Vilina Vlas, trasformato in bordello, dove le prigioniere
sono violentate per giorni dai paramilitari e dai loro fiancheggiatori. Secondo
un rapporto delle Nazioni Unite, al Vilina Vlas sono state detenute e
maltrattate circa duecento donne. Alcune si sono suicidate. La maggior parte
sono state uccise o sono scomparse. Ma del Vilina Vlas avremo modo di
parlare a lungo”.
Višegrad. L’odio,
la morte, l’oblio, reportage scritto
sul campo dal giornalista Luca Leone racconta le vicende, raccoglie
le testimonianze di tutte le parti e fa il punto sull’episodio
che ha rappresentato la prova generale di ciò che sarebbe accaduto
tra il 1992 e il 1995 a Srebrenica, Prijedor, Foča e in altri
luoghi passati alla storia per la crudeltà degli eventi verificatisi.
“Venticinque anni di silenzi complici, di rimozione, di inganni e tradimenti. Di quel negazionismo spicciolo che si nutre di ‘letteratura’ cospirazionista e che, per mera affiliazione ideologica, ci spiega ogni tanto con un post tradotto o scritto pure male, che è tutto falso”. (Riccardo Noury)
“Venticinque anni di silenzi complici, di rimozione, di inganni e tradimenti. Di quel negazionismo spicciolo che si nutre di ‘letteratura’ cospirazionista e che, per mera affiliazione ideologica, ci spiega ogni tanto con un post tradotto o scritto pure male, che è tutto falso”. (Riccardo Noury)
Il libro:
Titolo: Višegrad. L’odio, la morte, l’oblio
Autore: Luca Leone
Titolo: Višegrad. L’odio, la morte, l’oblio
Autore: Luca Leone
€
14,00 – pag. 208
Con
il patrocinio di Amnesty International sezione italiana, Cisl Emilia Romagna,
Iscos Emilia Romagna, Mirni Most
L’Autore
Luca Leone (Albano
Laziale, 1970), giornalista professionista, saggista, romanziere e blogger, è laureato in Scienze
politiche. È direttore editoriale e co-fondatore della casa editrice Infinito
edizioni. Ha scritto per molte testate. Ha firmato una ventina di libri per più
editori; tra questi, per Infinito edizioni, ama ricordare: Srebrenica.
I giorni della vergogna (2005);
Bosnia Express (2010); Saluti da Sarajevo (2011); Mister sei miliardi (2012); Fare editoria (2013); I bastardi di Sarajevo (2014); Srebrenica. La giustizia negata (con
Riccardo Noury, 2015); Eden. Il paradiso
può uccidere (2016); Vai Razzo,
veloce e feroce (2016, con Giuliano Razzoli).