venerdì 3 luglio 2015

Aigues-Mortes. Il massacro degli Italiani: quando gli emigranti eravamo noi


(€ 14,00 – pag. 204)
Di Enzo Barnabà

Prefazione di Stefania Parmeggiani - Introduzione di Giuseppe Carlo Marino
Postfazione di Gian Antonio Stella - Con un testo di Alessandro Natta

Quando gli emigranti eravamo noi
Aigues-Mortes è un piccolo comune della Francia del sud circondato dagli stagni della Camargue e da ampi territori paludosi. Dalle paludi si estrae il sale, il prezioso oro bianco, che rappresenta la vera ricchezza del paese. Il lavoro nelle saline è durissimo, pagato con pochi franchi al giorno e non mancano le rivalità tra gli operai francesi e quelli italiani stagionali, accusati dai francesi di essere preferiti dai proprietari delle saline.
È il 17 agosto del 1893 ed è iniziata la faticosa fase della raccolta e trasporto del sale: alcuni scontri tra lavoratori francesi e italiani registrati il giorno precedente aizzano la folla aizzata nella caccia all’italiano. Dieci lavoratori – la maggior parte provenienti dalle campagne del cuneese – resteranno uccisi, tantissimi i feriti. Un episodio di feroce razzismo avvenuto quando gli emigranti eravamo noi e su cui è sceso per decenni un velo di silenzio e di omertà.
“Il libro di Enzo Barnabà è una boccata d’ossigeno. Perché solo ricordando che siamo stati un popolo di emigranti vittime di odio razzista si può evitare che oggi, domani o dopodomani si ripetano altre cacce all’uomo. Mai più Aigues-Mortes. Mai più”. (Gian Antonio Stella)
“Leggendo questo libro vedrete il massacro di Aigues-Mortes con altri occhi, come prodotto non solo della crudeltà di quegli anni e della guerra tra poveri che si consumava nelle saline francesi, ma anche come la conseguenza drammatica di una visione distorta e semplificata degli emigrati italiani. Capirete quanto può essere devastante uno stereotipo e l’uso politico che ne viene fatto, come la cronaca possa essere manipolata a beneficio delle politiche di un Paese, di un governo o di una parte politica”. (Stefania Parmeggiani)
“Barnabà restituisce appieno alla memoria, tramite un encomiabile lavoro di ricerca, quel che fu in Francia, ad Aigues-Mortes, il 17 agosto 1893, una sorta di pogrom, più propriamente un massacro”. (Giuseppe Carlo Marino)

L’autore
Nato nel 1944, ha studiato lingua e letteratura francese a Napoli e a Montpellier e storia a Venezia e Genova. Ha insegnato lingua e letteratura francese in vari licei del Veneto e della Liguria e ha svolto la funzione di aggiornatore dei docenti di lingua francese della provincia di Imperia. A Ventimiglia ha fondato il Circolo “Pier Paolo Pasolini". Ha svolto la funzione di lettore di lingua e letteratura italiana presso le Università di Aix-en-Provence e di insegnante-addetto culturale ad Abidjan (Costa d’Avorio), Scutari (Albania) e Niksic (Montenegro). Vive a Grimaldi di Ventimiglia. Tra i suoi libri: Fasci siciliani a Valguarnera, Teti, 1981; Contextes. Grammaire française à l'usage des Italiens, Loescher, 1994; Le ventre du python, romanzo, Editions de l'Aube, 2007; Sortilegi, racconti, Bollati-Boringhieri, 2008 (con Serge Latouche).