lunedì 27 luglio 2015

#MeseDellaMemoria: Srebrenica vent’anni dopo/20 - Creme miracolose per lacrime insanabili

Ci sono donne che, nella battaglia senza luogo con la nera signora, diventate nonne ordinano ai nipoti di chiamarle solo con il nome. A Srebrenica ci sono donne che darebbero dieci anni di vita per potersi sentire chiamare, almeno una volta: “Non-na, non-na”, da una vocina infantile e squillante.
Se questo fosse possibile significherebbe per queste non-nonne che venti anni fa non si è combattuta una guerra decisa lontano, che ha lacerato le famiglie, e a Srebrenica non si sarebbe consumato l’orrore. Quel brivido che ancora oggi si percepisce tra le strade di una città fantasma e tra le migliaia di lapidi in file ordinate nel memoriale di Potočari. È qui il cuore di queste non-nonne che non si concedono il lusso di piangere davanti a qualcuno e si coricano senza aver spalmato sul viso cosmetici dalle promesse miracolose, pregando solo per il miracolo di trovare in una fossa le amate ossa.

Maria Cecilia Castagna