martedì 7 luglio 2015

La scomparsa di Luca Rastello e una telefonata da non dimenticare mai


Ieri nel tardo pomeriggio, nella sua casa torinese, si è spento Luca Rastello, giornalista e scrittore tra i più sensibili e dotati.
Conoscevo da anni Rastello. Un rapporto strano, il nostro: telefonico. In almeno quindici anni di relazione telefonica non eravamo mai riusciti a incontrarci di persona, né a Torino, né a Roma, né a Milano… Eppure, ogni volta sentirsi era un vero piacere.
Luca si è spento a causa di un male incurabile contro cui combatteva, caparbio e mai domo, da molti anni. Lo aveva scoperto durante una vacanza. Da allora la sua vita era diventata un inferno. Ma a sentir lui, andava sempre bene.
Una delle telefonate con lui che non dimenticherò mai avvenne circa tre anni fa.
Una casa amica, recidiva da un brutto tumore al seno, aveva scoperto di avere poche, pochissime speranze. Fu uno shock tremendo e reagii con un turbine di telefonate, di ricerche, di tentativi per provare ad avere qualche speranza, una porta nuova a cui bussare.
Chiamai Luca. Come sempre fu cordialissimo e disponibile. Mi disse, non lo dimenticherò mai: “Dai, nella sfortuna siamo fortunati. Domani pomeriggio sono dal mio oncologo, che ormai è un grande amico. È molto bravo. Una gran brava persona. Chiamami mentre sono da lui che ve lo passo e vi ci faccio parlare subito. Vediamo cosa si può fare”. Poi aggiunse: “Però sappi che se le cose stanno come mi dici, per la tua amica non ci sono molte speranze, purtroppo”.
Aveva ragione. Lo sapeva bene.
Il giorno dopo facemmo questo incredibile consulto telefonico e fu Luca a voler ringraziare noi per la fiducia che avevamo riposto in lui. Rastello era così: una persona incredibile.
La mia amica morì pochi mesi dopo. Non c’era davvero nulla da fare.
Ieri è toccata a lui la stessa sorte.
Un altro guerriero se n’è andato, purtroppo.
Credo che Luca Rastello ci lasci molto.
Molto da leggere. Molto su cui riflettere. Molti insegnamenti.
Ovunque abbia lavorato, ha lasciato un segno indelebile, sempre in positivo.
Da ieri sono in tanti a piangerlo ma, al contempo, in tanti sono a ricordarlo col sorriso sulle labbra.
Buon viaggio Luca. E grazie per quella incredibile telefonata, la più curiosa tra le tante che ci siamo fatti senza incontrarci mai.